1997-98: l'ultima Coppa UEFA vinta dall'Inter

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FOOT-UEFA-MILAN-ROME / ERIC CABANIS/Getty Images
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Il roboante 5-0 con cui l' Inter si è sbarazzata del malcapitato Shakhtar Donetsk ha permesso ai nerazzurri e ad Antonio Conte di centrare un traguardo importante, che può portarne un altro importantissimo: la finale di Europa League con il Siviglia. A distanza di 22 anni dall'ultima volta in cui i nerazzurri hanno sollevato il trofeo (all'epoca si chiamava Coppa Uefa) battendo 3-0 la Lazio in una finale tutta italiana per la prima gioia interista del presidente Massimo Moratti.

FC Internazionale v Shakhtar Donetsk - UEFA Europa League Semi Final
FC Internazionale v Shakhtar Donetsk - UEFA Europa League Semi Final / Pool/Getty Images

Il cammino in Coppa Uefa

Youri Djorkaeff of Inter Milan
Youri Djorkaeff of Inter Milan / Gary M. Prior/Getty Images

La felice avventura europea di quell'Inter guidata da Gigi Simoni che poteva schierare il solo e unico Ronaldo (il Fenomeno) cominciò dai trentaduesimi di finale, dove i nerazzurri fecero un sol boccone degli svizzeri del Neuchatel Xamax grazie ad un aggregato di 4-0 (2-0 sia all'andata che al ritorno). Nei sedicesimi di finale il livello si alza notevolmente. C'è l'ostico Lione, per cui all'Inter servirà una gran rimonta nella gara di ritorno dopo la sconfitta dell'andata. Replicata poi anche agli ottavi di finale e sempre contro una squadra francese (in quella stagione furono addirittura sette le squadre transalpine): lo Strasburgo che, vincendo 2-0 in casa loro, costringono i nerazzurri ad una nuova rimonta.

Francesco Moriero and Yannick Rott
Francesco Moriero and Yannick Rott / Shaun Botterill/Getty Images

Secco 3-0 e Inter che vola ai quarti, dove incontra lo Schalke 04 per la rivincita della finale persa ai rigori l'anno precedente: l'andata di San Siro sorride a Simoni, vittorioso 1-0 grazie a Ronaldo, ma il ritorno di Gelsenkirchen regala brividi. Vincono 1-0 i tedeschi proprio nel finale, mandando la gara ai supplementari. Sarà un colpo di testa di Taribo West a regalare all'Inter la semifinale contro i russi dello Spartak Mosca. L'andata in Italia termina 2-1 per i nerazzurri, ma al ritorno in Russia la situazione rischia di precipitare dopo il gol di Tikhonov. A mandare in finale ci pensa il solito Ronaldo, grazie ad una meravigliosa doppietta.

La finale Lazio-Inter

JACK GUEZ/Getty Images

Il 6 maggio 1998, al Parco dei Principi di Parigi, va in scena la finale di Coppa Uefa, la quarta tutta italiana in ambito europeo. Davanti all'Inter c'è la Lazio che ha eliminato nell'ordine Vitoria Guimaraes, Rotor Volgograd, Rapid Vienna, Auxerre e Atletico Madrid, trascinata da Nesta, Nedved, Casiraghi e Mancini.

Le formazioni

Claudio Villa Archive
Claudio Villa Archive / Claudio Villa/Getty Images

Lazio: Marchegiani; Grandoni, Nesta, Negro, Favalli; Fuser, Venturin, Jugovic, Nedved; Casiraghi, Mancini. Allenatore: Eriksson.

Inter: Pagliuca; Zanetti, Colonnese, West; Simeone, Ze Elias, Winter; Djorkaeff; Ronaldo, Zamorano. Allenatore: Simoni.

La gara

La partita comincia subito nel migliore per l'Inter, che passa in vantaggio già dopo 5 minuti: lancio in profondità di Simeone che pesca Zamorano sul filo del fuorigioco, l'attaccante cileno arriva davanti a Marchegiani e infila la palla all'angolino basso per l'1-0. La Lazio prova a reagire, ma a sfiorare il raddoppio sono i nerazzurri con Ronaldo, che d'esterno coglie la traversa a Marchegiani battuto.

Inter Milan's Brazilian forward Ronaldo
Inter Milan's Brazilian forward Ronaldo / JACK GUEZ/Getty Images

Il legno accompagna l'Inter anche nella ripresa: stavolta è Zamorano a prendere il palo, ma al 60' i nerazzurri raddoppiano meritatamente: è Zanetti, a raccogliere l'assist del cileno e sparare con un destro potente alle spalle di Marchegiani per il 2-0. Dieci minuti più tardi arriva il sigillo del Fenomeno con il gol del 3-0, uno dei più belli della sua carriera: lancio in profondità del neo entrato Moriero e serie di finte di Ronaldo che ubriacano il povero Marchegiani e palla in rete. Nel finale saltano i nervi con le espulsioni di West e Almeyda, ma poi resta solo spazio per la gioia nerazzurra. Che a Milano sperano di poter rivivere il 21 agosto nella finale contro il Siviglia

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FBL-EUR-C3-DRAW / VALERY HACHE/Getty Images

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