5 momenti di Antoine Griezmann con la Francia

Antoine Griezmann si ritira dalla Nazionale francese. Lascia il calcio internazionale per selezioni a 33 anni, dopo un percorso di 10 che ne ha accresciuto il suo valore sfida dopo sfida. Da quella sua prima presenza contro l'Olanda il 5 marzo del 2014 agli ultimi minuti contro il Belgio il 9 settembre scorso. Una decade condita da 137 presenze, 44 gol, tante delusioni e quella Coppa del Mondo in Russia che resterà iconica per il popolo francese.

Il velluto del suo mancino ha segnato l'epoca del calcio contemporaneo, lasciando spesso quella sensazione di genialità per un calciatore il cui talento è sempre stato un po' sottostimato. Un 10 con guizzi da 9 e senso del dovere da 8; un fantasista con quel fiuto del gol che appartiene alla prima punta e quella diligenza tattica propria di un centrocampista. Griezmann è stato a lungo accentratore nell'Atletico Madrid del Cholo Simeone e nella Francia di Didier Deschamps, e ha scelto un momento inaspettato per salutare i suoi tifosi.

Dagli esordi come ala sinistra al ruolo finale di gestione del traffico in zone del campo forse troppo lontane dalla porta avversaria. Se Didier Deschamps ha caratterizzato la storia della Nazionale francese negli ultimi 12 anni, Antoine Griezmann è stato il calciatore offensivo che ha utilizzato più volte in carriera. Diviso tra Madrid e Parigi, le due capitali dei paesi di cui ha influenzato il calcio, le petit diable è diventato leggenda con la maglia dei colchoneros e quella dei Blues, incantando a più riprese con le sue giocate.

5 momenti di Antoine Griezmann con la Nazionale francese

1. Il primo gol con la Francia

Due presenze e poi la prima gioia. In un'amichevole contro il Paraguay e nei minuti finali di una sfida che poi la Nazionale americana avrebbe poi pareggiato. In mischia il pallone si accomoda sul destro di Griezmann che, da fermo, calcia lentamente a giro verso l'angolo opposto; una traiettoria timida supera gli avversari dei centimetri necessari per gonfiare la rete e per regalargli la prima esultanza internazionale.

2. Il dominio e la sconfitta all'Europeo del 2016.

Nel 2016 non è l'elemento principale della Nazionale a livello realizzativo, o almeno non è l'uomo che ci si aspetta diventi il capocannoniere del torneo. Euro 2016 la Francia lo gioca davanti ai propri tifosi e domina il percorso. Griezmann ribalta l'Irlanda agli Ottavi con una doppietta, segna un gol e fornisce due assist ai Quarti contro l'Islanda e supera la Germania in Semifinale mettendo a referto ancora due gol. 5 reti e 2 assist nella fase a eliminazione diretta del torneo, prima delle ferite inflitte dal Portogallo di Eder e Cristiano Ronaldo nell'ultimo atto.

3. Il cambio ruolo e il 'prime' nel 2018.

Da sinistra a destra, per poi occupare quella posizione alle spalle della punta in cui ha brillato per la maggior parte della sua carriera. Il 2018 è l'anno di Antoine Griezmann. Segna 29 gol e fornisce 15 assist stagionali con l'Atletico Madrid (vincendo l'Europa League), ma soprattutto diventa il miglior giocatore della Francia di Deschamps Campione del Mondo in Russia. Segna all'esordio nella competizione, segna agli Ottavi, ai Quarti e fornisce un assist in Semifinale, esultando ancora nell'ultimo atto con la Croazia, dove brilla anche con due assist. Il Pallone d'Oro lo vince Luka Modric e lui chiude solo al terzo posto dietro Cristiano Ronaldo.

4. Il gol per agganciare Platini

Dopo la delusione di Euro 2021 Grizi torna all'Atletico Madrid e nella sfida di qualificazione ai mondiali contro la Finlandia segna quella doppietta che gli consente di agguantare una leggenda come Michel Platini nella classifica marcatori all time dei bomber francesi. Le sue statistiche, dopo l'annuncio di oggi, possono essere aggiornate in modo definitivo. Terzo per presenze (137, insieme a Olivier Giroud) e quarto per numero di gol (44).

5. Gli ultimi due anni devastanti

Dopo il gol a cui abbiamo fatto riferimento poco sopra, Antoine Griezmann ne segnerà soltanto 3 nei successivi 3 anni. Il CT arretra la sua posizione a quella di mezz'ala e lui non perde protagonismo. Si trasforma nella gestione della sfida, diventa fondamentale affinché la Francia giri e raggiunga quella Finale del 2022 persa in modo doloroso con l'Argentina, e ancora quella Semifinale di Euro 2024 che condanna i francesi a piangere nuovamente in un Campionato Europeo.