I 5 momenti più significativi di Sergio Ramos al Real Madrid
Il peso di Sergio Ramos nella storia recente del Real Madrid non si può limitare soltanto ai numeri, ai 16 anni passati insieme e alla quantità incredibile di trofei collezionati delle Merengues con il centrale cresciuto nel Siviglia e arrivato a Madrid nell'ormai lontano 2005. Ramos ha infatti attraversato epoche diverse, ha lavorato con allenatori del calibro di Capello, Mourinho, Ancelotti, Benitez e Zidane, ha vinto tanto e lo ha fatto da vero protagonista e da leader: da difensore insuperabile, certo, ma anche attraverso gol decisivi nei momenti più importanti del singolo match e dell'intera stagione.
I numeri non dicono tutto, no, ma impressionano senz'altro: 671 le presenze tra le varie competizioni, condite da 101 gol messi a segno, diversi dei quali di un certo peso. Un numero di presenze che ha permesso a Ramos di diventare il quarto giocatore di sempre per numero di partite disputate col Real, alle spalle di altre leggende come Raul, Casillas e Sanchis. Per celebrare quanto fatto da Ramos con la maglia del Real ripercorriamo dunque la sua lunga carriera coi Blancos, attraverso momenti significativi e tappe indimenticabili:
1. L'arrivo dal Siviglia
Il nome di Sergio Ramos ha iniziato a salire alla ribalta nei primi anni 2000 grazie a quanto fatto nel settore giovanile del Siviglia e alle due stagioni in prima squadra con Caparros, una delle quali da protagonista assoluto. Le sue prestazioni attirarono le attenzioni del Real Madrid, pronto a scommettere con forza sull'allora astro nascente della difesa: ben 25 milioni di euro per avere un diciannovenne che, già allora, mostrava maturità e personalità da futuro leader. Nella prima stagione al Real Ramos si impose subito come titolare, con 33 presenze arricchite da 4 gol, e si tolse anche la soddisfazione di segnare il primo gol in Champions, contro l'Olympiacos.
2. Il primo successo nella Liga (2006/07)
La prima stagione di Sergio Ramos al Real a livello individuale fu certo soddisfacente e rispose alle aspettative, il secondo posto a dodici punti dal Barcellona però richiedeva una risposta a livello di squadra: nel 2006/07, con Fabio Capello alla guida, il Real tornò a vincere la Liga, un successo che mancava dal 2002/03, arrivando a pari merito a livello di punti coi Blaugrana ma imponendosi grazie agli scontri diretti. E proprio nel 3-3 contro i diretti rivali Ramos si mise in mostra andando a segno, in quella stagione i gol del centrale furono 5, nella sola Liga.
3. La Coppa ritrovata...e poi distrutta
Al di là del contributo offerto nel ritorno al successo nella Liga, nel 2006/07 dopo 4 anni, si sottolinea anche la Copa del Rey conquistata nel 2011 dopo un digiuno di ben 18 anni: vittoria dal peso ancora maggiore, considerato il successo contro i rivali del Barcellona in finale, in un'edizione impreziosita da un gol e un assist dello stesso Ramos nel derby contro l'Atletico Madrid. Una curiosità: in occasione dei festeggiamenti per il successo Ramos fece cadere la Coppa dal pullman della squadra, causandone la distruzione. Nessun dramma però: il realizzatore del trofeo aveva una Coppa di riserva già pronta.
4. La Décima e l'exploit in Champions League
Atletico Madrid vittima sacrificale di Sergio Ramos nell'occasione più prestigiosa possibile: la finale di Champions League dell'edizione 2012/13, la finale vinta con Ancelotti in panchina, la celeberrima e attesa Décima. Ramos segnò all'ultimo minuto il gol che permise al Real di andare ai supplementari, andando poi a vincere per 4-1, e in semifinale di ritorno segnò addirittura una doppietta contro il Bayern Monaco nel perentorio 0-4 delle Merengues. Un rapporto straordinario quello di Ramos con la Champions, lo spagnolo è infatti diventato poi il capitano del Real capace di vincere per tre volte consecutive il principale trofeo continentale, dal 2016 al 2018.
5. La conquista di una fascia pesante
Capitano della squadra capace di vincere per tre volte consecutive la Champions League come detto, un traguardo da record particolarmente significativo come significativa è stata, in sé, la fascia attorno al suo braccio dal 2015: una fascia da capitano ereditata da Casillas, altra leggenda delle Merengues, che ha avuto nella storia proprietari del calibro di Sanchis, Hierro, Raul e, come detto, Iker Casillas.