I 5 motivi per cui l'Atalanta può sognare la rimonta col Real Madrid in Champions
L'Italia calcistica, rimasta già orfana di pezzi importanti, confida nell'Atalanta per continuare a restare aggrappata all'Europa che conta: la rimonta della Lazio sul Bayern appare utopistica ma, al contempo, la Dea ha qualche ingrediente in più per sperare nell'impresa, per quanto complicata, contro gli uomini di Zidane. Gasperini ha già spiegato di crederci e di non ritenerla un'impresa impossibile, da un lato a parlare è la voglia di caricare i suoi, senz'altro, ma dall'altro esistono basi concrete e evidenti su cui poggiare queste speranze. Questi i 5 motivi per cui l'Atalanta può davvero sperare nella rimonta col Real Madrid agli ottavi di Champions League dopo lo 0-1 di Bergamo:
1. Gli ultimi due anni in Europa
Due situazioni diametralmente opposte per Atalanta e Real, da un lato la Dea ha saputo raggiungere vette insperate fino a pochi anni prima, arrivando addirittura ai quarti di finale della principale competizione europea, d'altro canto il Real è uscito per due anni consecutivi agli ottavi di finale. Le ultime due stagioni, in sostanza, non ci parlano di due realtà così distanti sul fronte europeo, quanto la tradizione lascerebbe intendere. Il tutto con un precedente che lascia ben sperare come la disfatta interna dei Blancos con l'Ajax di due anni fa, un clamoroso 1-4 agli ottavi dopo il successo illusorio dell'andata in trasferta.
2. L'imprevedibilità della Dea
Se esiste una squadra, e non solo pensando al panorama europeo, in grado di gettare il cuore oltre l'ostacolo quella è proprio l'Atalanta. Basti pensare a quanto accaduto lo scorso anno, con una Champions partita in modo disastroso e ribaltata (in positivo) contro ogni pronostico. Al di là degli interpreti e con tanto di addio pesante come quello del Papu, infatti, la Dea ha dimostrato di poter combinare di tutto e di giocarsela sempre a viso aperto, senza timori reverenziali.
3. Gli scivoloni interni del Real
Tra Liga e Champions non sono mancate sconfitte sorprendenti per Zidane e i suoi in questa stagione: in casa, infatti, il Real è stato sconfitto da Cadice, Shakhtar, Alaves e Levante. Tutte avversarie che, sulla carta, non appaiono più minacciose dell'Atalanta: un monito per le Merengues in sostanza, spesso sorprese da avversarie inferiori a livello tecnico.
4. Le pressioni diverse
Inutile negarlo, il Real ha l'obbligo di superare lo scoglio degli ottavi in questa Champions: già da due stagioni gli uomini di Zidane non riescono a superare questo punto della competizione, le pressioni pendono tutte da una parte e per l'Atalanta, d'altro canto, un passaggio ai quarti sarebbe tutto di guadagnato, semplicemente un nuovo passo storico di un'avventura già eccellente a prescindere.
5. Il contesto
Mancano due ingredienti fondamentali per dare forza al Real: i tifosi allo stadio e, per l'appunto, lo storico impianto. Niente Bernabeu in questa stagione e partite disputate nell'impianto Alfredo Di Stefano. Il contesto è certo prestigioso, dunque, ma non farà tremare le gambe all'avversario di turno e non darà modo ai tifosi delle Merengues di farsi sentire nei momenti decisivi, annientando il fattore campo.
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