I 5 regali che la Fiorentina si aspetta dal mercato invernale
Quel che appare positivo non è necessariamente perfetto ed è naturale che, anche una macchina ben oliata e funzionante, possa richiedere qualche miglioramento per girare ancora meglio.
Nel caso della Fiorentina potrebbe risultare vitale un mercato invernale da protagonista: in ballo c'è la possibilità di lottare davvero per un ritorno in Europa e di farlo fino alla fine, senza comunque l'assillo di dovercela fare ma con l'entusiasmo di chi sa di essere tornato ad alti livelli.
Non mancano dunque idee e spunti di mercato da cui ripartire, possibili bisogni a cui Pradè ovvierà a partire da gennaio o a cui gli uomini mercato hanno già iniziato a pensare da tempo. Vediamo dunque i 5 regali che la Fiorentina si aspetta dalla sessione invernale:
1. Il vice Vlahovic
Si tratta qui di un vero e proprio tormentone, di una questione irrisolta nel corso dell'estate che torna ora a presentare il conto. Serve un elemento che dia garanzie qualora Vlahovic dovesse saltare una o più partite, un'altra prima punta per il 4-3-3 di Italiano: Kokorin non si è ambientato in Italia ed è forse più utile come seconda punta.
I nomi in ballo sono tanti, da Caicedo a Borja Mayoral, e anche uno come Nzola (che Italiano conosce bene) potrebbe rendersi utile alla causa, come rincalzo di buon livello.
2. Il quinto esterno offensivo
In questo caso non è tanto un auspicio quanto un desiderio destinato ad avverarsi: Ikoné arriverà dal Lille e ha già svolto le visite mediche per i viola, andando così a rispondere alle esigenze di Italiano.
Il tecnico aveva infatti richiesto un quinto esterno offensivo da aggiungere a Callejon, Sottil, Nico Gonzalez e Saponara: sarà accontentato con un innesto di qualità.
3. Un centravanti di prospettiva
Già detto dell'urgenza di dare a Italiano un sostituto di Vlahovic per l'immediato, un vice che si faccia trovare pronto, resta però in ballo una necessità ancor più importante.
In estate si dovrà lavorare per sostituire Vlahovic in modo definitivo, non provvisorio, è dunque vitale muoversi per tempo andando a bloccare il nome giusto. I candidati? Scamacca, Cabral, Lucca o idee emerse più di recente come Augustin Alvarez del Penarol (più raggiungibile dell'omonimo Julian, del River, ormai nel mirino delle big).
4. Certezze sul futuro della porta
Avere due portieri di livello in rosa è certamente una buona garanzia, Terracciano ha risposto presente e ha sostituito al meglio Dragowski al momento dell'infortunio del polacco.
Non mancano però dubbi sul futuro di Dragowski, pronto a rientrare in campo ma al centro di voci di mercato: per i viola sarebbe auspicabile avere le idee chiare su quello che sarà il futuro tra i pali, senza restare dunque a metà del guado.
5. Nessun nuovo caso
Infine un augurio che non riguarda nomi specifici o ruoli da coprire con urgenza: la società si augura di potersi lasciare alle spalle casi e polemiche, archiviando con amarezza il discorso Vlahovic e dimenticando quanto accadde anche con Chiesa.
Con l'urgenza, questa sì, di muoversi d'anticipo per i rinnovi più importanti e di non trovarsi invischiati ancora in complessi botta e risposta con gli agenti dei calciatori più forti della rosa.
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