Le 5 tappe fondamentali nella carriera di Paul Pogba
Paul Pogba compie oggi 28 anni, il francese è ancora nel fiore degli anni e di certo anagraficamente è lontano dal tramonto ma, al contempo, ha già percorso un decennio di calcio ad alti livelli, vivendo da protagonista la Serie A e la Premier League con due delle maglie più prestigiose e titolate del calcio europeo come Juventus e Manchester United. Una carriera decollata in fretta, peraltro tra mille ruggini e polemiche, che lo ha visto tornare da Re in quella stessa piazza che aveva deciso di lasciare a titolo gratuito solo pochi anni prima: queste le 5 tappe fondamentali nella carriera di Pogba fino a oggi, tra club e Nazionale francese.
1. La FA Youth Cup vinta con lo United
Il talento di Pogba, anche quando si trattava di una promessa, è reso evidente per certi versi dalle battaglie aspre tra i vari club che se lo contendevano: le accuse del Le Havre allo United, nel 2009, dicono tanto a riguardo. E fin da subito Pogba lasciò il segno, conquistando una FA Youth Cup coi Red Devils, con tanto di gol in semifinale col Chelsea, e lasciando il segno in quella che allora era la squadra riserve. Un rendimento che portò poi all'esordio in Premier e in Europa League ad appena 18 anni. I primi segni evidenti di un futuro da predestinato.
2. Il trasferimento alla Juve a parametro zero
L'idillio con lo United si ruppe definitivamente nell'estate del 2012, con l'addio a parametro zero: i contrasti tra Ferguson e l'agente Raiola (un rapporto difficile fin da subito) furono la scintilla che, di fatto, permise alla Juve di affondare il colpo e di conquistare il francese. Quest'ultimo, arrivato come possibile comprimario da inserire e far crescere, riuscì a imporsi e a diventare subito centrale agli ordini di Conte, tra i più presenti dopo i senatori inamovibili e tra i più decisivi in campionato coi suoi 5 gol.
3. Le vittorie con la Juve
Pogba riuscì a inserirsi al meglio in una squadra in rampa di lancio, già vincente l'anno precedente in campionato e pronta a lanciare un ciclo: il centrocampo era uno dei punti di forza e il francese riuscì a farsi spazio in mezzo a elementi del calibro di Pirlo, Vidal e Marchisio. Un'esperienza, quella in bianconero, durata quattro stagioni e tale da regalargli quattro Scudetti consecutivi, due con Conte e due con Allegri, Supercoppa italiana e Coppa Italia (in due occasioni). Competizioni vissute da protagonista assoluto in una squadra divenuta col tempo una macchina perfetta nel panorama nazionale.
4. Il ritorno al Manchester United per 100 milioni
Può esserci beffa più grande di un giovane talento lasciato scappare a parametro zero ed esploso altrove? Forse sì, cioè ricomprare quello stesso talento per 105 milioni di euro dopo quattro anni. Un colpo per certi versi paradossale, ritenuto da alcuni una follia (e dunque un gran lavoro della Juve) e da altri un affare (e di conseguenza una sciagura dall'ottica bianconera). Raiola, dal canto proprio, ha spiegato di aver portato Pogba "dove c'era più bisogno di lui" per spiegare il perché di questo ritorno così discusso.
5. La vittoria del Mondiale con la Francia
Con lo United i successi latitano, fatta eccezione per un'Europa League e una Coppa di Lega inglese, ma sul fronte internazionale Pogba è riuscito a realizzare il sogno di vincere un Mondiale con la sua Francia e di farlo da protagonista. Per lui una sola assenza nella cavalcata che, in Russia, ha condotto i Bleus al trionfo, con tanto di gol segnato in finale contro la Croazia a coronare il tutto.
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