90min difficili, 2ª giornata fase a gruppi Euro 2024: la Turchia
Nuovo torneo, nuova versione di 90min difficili. In occasione di Euro 2024 abbiamo deciso di allargare la nostra serie anche a questa rassegna continentale.
L'obiettivo della serie 90min Difficili è quello di evidenziare la prestazione peggiore, secondo noi, tra le nazionali partecipanti all'Europeo in Germania al termine di ogni giornata e di ogni fase del torneo. Siamo colpevoli, ma soltanto per aver atteso un giorno in più rispetto alla consueta uscita della serie. Ci faremo perdonare presto, con la puntualità del prossimo appuntamento, previsto per giovedì 27 giugno, il giorno successivo alla chiusura dei gironi di Euro 2024.
Focalizziamoci però sulla seconda giornata di un Campionato Europeo che non concede pause. Il Portogallo di Roberto Martinez ha annichilito la Turchia di Vincenzo Montella, sfortunata protagonista di questa puntata. L'altruismo di Cristiano Ronaldo e la storia riguardante il cambio degli scarpini tra primo e secondo tempo non sono serviti a rendere meno amaro il racconto di una sconfitta netta per la selezione turca.
Minare le certezze
Una vittoria rotonda amplifica le sensazioni di grandezza, un gol magnifico permette di sperare nel momento dorato di un calciatore. La Turchia, seconda forza sulla carta e anche nell'attuale classifica del Gruppo F, aveva rassicurato i suoi tifosi nell'esordio a Euro 2024 contro la Georgia, in una gara che in grado di suscitare tante emozioni.
Gol meravigliosi e una fragilità nascosta dall'esaltazione difensiva degli ultimi minuti, esplosa in modo incontenibile già nella prima mezz'ora della partita contro il Portogallo. 20 giri d'orologio e una palla tagliata dietro sono bastati a Bernardo Silva per cambiare l'inerzia e indirizzarla subito verso i tre punti. Poi, il clamoroso autogol di Akaydin, che ha fatto il giro del mondo per la sua singolarità, si è presentato come uno di quei macigni dai quali si rischia di non risollevarsi. Un problema di comprensione tra portiere e difensore posto come sintesi di una gara in cui ha funzionato poco o nulla per la selezione turca; di una gara in cui i lusitani hanno sapientemente controllato possesso e risultato fino al fischio finale. La colpa del tris portoghese si potrebbe far ricadere sulla mancata tempestività di Celik nel lasciare Ronaldo in fuorigioco, ma riguarda più tutta la linea difensiva, spesso disunita e capace, per tre/quarti, di giocare oltre metà partita con il cartellino giallo a complicare i piani d'intervento.
Reazione e calcoli per l'ultima sfida
Ciò che è mancata, salvo un tentativo di Akturkoglu nel primo tempo, è stata la reazione di una squadra abbattuta dal doppio svantaggio e non più in grado di riprendersi. La scelta del CT di lasciare in panchina sia Yildiz che Guler non ha premiato piani più conservativi. I colpi dei due gioielli di Juventus e Real Madrid sono necessari per rendere la Nazionale non solo più spensierata, ma anche più pericolosa.
Questa la perla del numero 8 per restituire il vantaggio alla selezione turca contro la Georgia.
Una meraviglia che si è sommata a quella di Muldur e che rappresenta la massima espressione di un talento che non è focalizzato soltanto in un calciatore. Calhanoglu e Kocku sarebbero titolari anche in Nazionali di livello più alto e hanno ora l'obbligo di far girare la Turchia anche in sfide che appaiono proibitive. Non si può ancora fornire un giudizio definitivo sulla campagna europea di una squadra che potrebbe passare il turno anche in caso di sconfitta all'ultima giornata.
Tuttavia, per la selezione che si proponeva come anti-Portogallo, occorrerà evitare a tutti i costi la sconfitta contro la Repubblica Ceca per non incorrere in brutte sorprese. Schick e compagni avranno un solo risultato a disposizione, Montella e i suoi potranno invece accontentarsi anche di un pareggio e presentarsi agli Ottavi di Finale contro una tra Olanda, Francia e Austria (in base a chi arriverà prima nel girone) da outsider della fase a eliminazione diretta.