90min difficili, 27ª giornata di Serie A: il Sassuolo

Un risultato amaro, un infortunio tragico.
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Un'altra settimana, un'altra squadra di Serie A in difficoltà. 

Ecco 90min Difficili, una serie in cui verrà evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre del massimo campionato italiano. Tornando indietro nel tempo ci concentreremmo sul Genoa alla 1ª, poi Torino e Fiorentina, e ovviamente Empoli e Milan (insieme), per concludere con la Juventus. Di seguito invece la lista degli episodi precedenti, dalla sesta giornata in poi.

Per il 27° episodio c'era l'opzione Juventus, che non riesce a uscire da una crisi che ne ha compromesso il discorso Scudetto con molte giornate d'anticipo, o ancora la serata amara vissuta dalla Lazio, sconfitta dal Milan tra le polemiche dell'Olimpico. La scelta è però ricaduta sul Sassuolo, che dopo il 6-1 casalingo contro il Napoli, è caduto anche al Bentegodi, tra un errore fatale e un infortunio disastroso.

Il dramma Berardi e le chances salvezza

Pur con Davide Ballardini, genio delle salvezze, pur con il rientro dal primo minuto di Domenico Berardi dopo un mese e mezzo, nessuno si aspettava che il Sassuolo cambiasse radicalmente in pochi giorni. Una squadra ridimensionata dai troppi risultati negativi della corrente stagione e da una lotta salvezza in cui si è inevitabilmente ritrovata invischiata, con serie possibilità che possa maturare una clamorosa retrocessione.

Sono 17 le sconfitte dei neroverdi (come la Salernitana) nelle 27 partite disputate nel campionato di Serie A, e 55 i gol subiti, uno in meno del Frosinone, che risulta essere la peggior difesa. Il club neroverde ha collezionato soltanto 20 punti, frutto di 5 vittorie e 5 pareggi, e nell'ultima giornata è stato distaccato e abbandonato al penultimo posto da Hellas Verona e Cagliari (23).

Il primo dramma del pomeriggio del Sassuolo si è consumato quasi all'ora di gioco, in un momento in cui sembrava concretizzarsi l'occasione più grande della partita. Da quella illusione si è passati all'istante più tragico della carriera di Domenico Berardi. Al minuto 57:32 l'esterno mancino intercetta un rinvio sbagliato da Montipò a ridosso dell'area avversaria; stoppa con il petto e si prepara a sfruttare la situazione, ma qualcosa va storto. Il 10 appoggia il piede e crolla a terra, come metà delle speranze salvezza dei neroverdi. In un istante è saltato il legamento del tendine d'achille, è finita la sua stagione, è svanita la possibilità di giocare il prossimo Europeo con la maglia dell'Italia.

Un infortuno sul quale ha parlato anche Carnevali spendendo belle parole per il suo campione e per la lotta salvezza, che a causa del risultato negativo e della grave assenza è emersa in maniera preponderante. Le chances di non retrocedere sarebbero "più del 50%. Noi ci crediamo e dobbiamo crederci tutti. Siamo a 11 anni consecutivi in Serie A e vogliamo riuscirci ancora. Siamo in 8 che ce la giochiamo. Noi siamo indietro, ma anche ieri non meritavamo di perdere. Se abbiamo paura siamo morti, dobbiamo abituarci a giocare per la salvezza".

Poca determinazione e sfortuna

Se abbiamo paura siamo morti, e il Sassuolo non ha avuto paura, nemmeno dopo l'infortunio di Domenico Berardi. Ha rialzato la testa e attaccato il Verona, salvo cadere in seguito a un'ingenuità di Matheus Henrique viziata dalla sfortuna.

Il secondo dramma si è consumato circa 20 minuti più tardi rispetto al primo. Il club neroverde organizza la manovra nella propria metà campo, con un assetto molto sbilanciato per cercare i tre punti fino al novantesimo. È il mediano brasiliano a gestire la sfera tra i due centrali aperti per impostare, quando al minuto 78:22, la stessa gli sbatte in modo imprevedibile sul tacco, propizia il recupero di un lesto Karol Swiderski che lanciato da Bonazzoli beffa Consigli con una conclusione tutt'altro che pulita. Si tratta del primo gol in Serie A dell'attaccante polacco che vale tre punti pesantissimi per entrambe.

Ballardini, nell'analisi del post-partita, ha toccato i temi salienti della sfida del Bentegodi. Dal suo punto di vista il Sassuolo è rimasto in controllo della sfida per molto tempo, sprecando occasioni senza concederne al Verona. La differenza l'hanno marcata la determinazione e la cattiveria sotto porta, discorso sul quale non possiamo che essere d'accordo.

"Io credo che oggi il Sassuolo sia sempre stato in controllo della gara. Abbiamo avuto situazioni importanti per metterli in difficoltà, ma non siamo stati così determinati e cattivi. Per me il Sassuolo ha tutte le qualità per giocarsela bene fino alla fine."

Ballardini nel postpartita con il Verona

Poi un occhio al futuro, in una lotta salvezza in cui il club neroverde, senza il suo interprete migliore e già distante tre punti, appare attualmente sfavorito. L'obiettivo sarà quello di far riemergere la qualità dei giocatori più talentuosi, per colmare il vuoto offensivo e affidarsi a quegli interpreti che hanno finora disputato una stagione sotto tono (Laurienté e Castillejo su tutti).

Davide Ballardini, Armand Laurienté
Hellas Verona FC v US Sassuolo - Serie A TIM / Alessandro Sabattini/GettyImages

Dopo le sette salvezze a stagione in corso, il compito di Ballardini, che prima della trasferta di Verona sembrava alla portata, si è rapidamente trasformato in una delle sfide più complicate della sua carriera. "Per me le certezze sono due: le qualità dei giocatori ed il fatto che cambieremo le cose in virtù di queste qualità". Riuscirà a salvare il Sassuolo con solo 11 partite a disposizione?