90min difficili, 30ª giornata di Serie A: il Napoli

Una crisi durata una stagione.
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Un'altra settimana, un'altra squadra di Serie A in difficoltà. 

Ecco 90min Difficili, una serie in cui verrà evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre del massimo campionato italiano. Tornando indietro nel tempo ci concentreremmo sul Genoa alla 1ª, poi Torino e Fiorentina, e ovviamente Empoli e Milan (insieme), per concludere con la Juventus. Di seguito invece la lista degli episodi precedenti, dalla sesta giornata in poi.

Un'altra settimana, un'altra squadra di Serie A in difficoltà. 

Ecco 90min Difficili, una serie in cui verrà evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre del massimo campionato italiano. Tornando indietro nel tempo ci concentreremmo sul Genoa alla 1ª, poi Torino e Fiorentina, e ovviamente Empoli e Milan (insieme), per concludere con la Juventus. Di seguito invece la lista degli episodi precedenti, dalla sesta giornata in poi.

Un'altra delusione in casa

È arrivata la 5ª sconfitta in casa nel massimo campionato italiano; la se aggiungiamo quella con il Real Madrid nella fase a gironi di Champions League e quella clamorosa con il Frosinone in Coppa Italia. La 14ª su 41 partite stagionali disputate finora. Un bilancio oltraggioso per la squadra che circa un anno fa contava i giorni e i punti che la separavano dal terzo Scudetto della sua storia. Un crollo inaspettato nonostante e, forse, a causa dei tanti cambiamenti maturati nel corso della corrente stagione.

Contro l'Atalanta il Napoli ha cominciato male e ha concluso peggio, segnalando solo sparsi tentativi pericolosi, frutto più dell'inerzia che della reazione determinata alla rimonta di una squadra che rischia tutto per salvare l'ultimo obiettivo stagionale.

Al palo di Miranchuk dopo due minuti il Napoli non ha risposto bene. Ha incassato un gol in cui l'assenza collettiva di reattività si è rivelata sconvolgente. Sul pallone vagante in area l'unico che prova ad opporsi è Rrahmani, con Anguissa, Di Lorenzo e Raspadori fermi a guardare l'evolversi dell'azione nonostante i 3 calciatori avversari solissimi a ridosso dell'area piccola. Pasalic sbaglia e il paradosso è che il suo errore si trasformi in un assist per Miranchuk, senza nessuno capace di colmare la distanza per intervenire.

È un immobilismo che fa discutere, unito a una leggerezza che si rintraccia anche in occasione del raddoppio bergamasco. In una sfida tatticamente preparata abbastanza bene da entrambe, a risaltare sullo 0-2 sono la cattiveria di Scamacca e la superficialità di Juan Jesus. Il tentativo di dribbling del brasiliano davanti alla propria area di rigore, con la sua squadra già in svantaggio e a 30 secondi dal duplice fischio, è una follia che costa caro.

Il Napoli però è anche sfortunato. Se gli xG prodotti al termine dei 90 minuti sono addirittura maggiori rispetto a quelli degli ospiti, è merito e colpa di due pali colpiti a inizio secondo tempo, e di un Carnesecchi miracoloso che si è più volte opposto in maniera eccellente ai tentativi partenopei.

Addio alle coppe europee?

E dunque come uscire da questa crisi stagionale a pochi battiti dal termine della stagione? La sensazione è che un'inversione di rotta che porti il Napoli a ribaltare l'annata storta, nelle ultime otto sfide del 2024, sia abbastanza difficile da percorrere. La squadra azzurra ha delle fragilità evidenti che molte avversarie hanno capito come sfruttare e quell'equilibrio assaporato soltanto in parte nella gestione Calzona ha già dimostrato di potersi spezzare da un momento all'altro.

La classifica vede il Napoli all'ottavo posto, con un punto di distanza rispetto alla Lazio, 5 dall'Atalanta (che ha una gara da recuperare), 7 dalla Roma e ben 12 dal Bologna quarto. Una situazione complicata da ricucire con un bottino potenziale di soli 24 punti (nella migliore delle ipotesi). Occorrerà gettare in fretta qualche base per il futuro continuando a sperare in una rimonta che garantisca almeno l'Europa League, ma nel contempo concentrandosi sul conservare un ambiente sano tra calciatori e tifosi, sul disinfettare le ferite aperte in questi 9 mesi di calcio per club per evitare ulteriori crisi che cambino completamente il ricordo della squadra Campione d'Italia 2023.

Francesco Calzona
SSC Napoli v Atalanta BC - Serie A TIM / Francesco Pecoraro/GettyImages

A meno di due mesi dal termine il destino del Napoli si avvia verso una delle stagioni più negative dell'ultimo decennio, senza certezze per il futuro e con dubbi europei rilevanti per il presente. Riuscirà Calzona a lasciare qualche segnale d'entusiasmo con così poco tempo a disposizione?