90min difficili, 36ª giornata di Serie A: la Roma
Un'altra settimana, un'altra squadra di Serie A in difficoltà.
Ecco 90min Difficili, una serie in cui verrà evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre del massimo campionato italiano. Tornando indietro nel tempo ci concentreremmo sul Genoa alla 1ª, poi Torino e Fiorentina, e ovviamente Empoli e Milan (insieme), per concludere con la Juventus. Di seguito invece la lista degli episodi precedenti, dalla sesta giornata in poi.
- 90min difficili, 6ª giornata di Serie A: la Roma
- 90min difficili, 7ª giornata di Serie A: la Lazio
- 90min difficili, 8ª giornata di Serie A: il Torino
- 90min difficili, 9ª giornata di Serie A: il Sassuolo
- 90min difficili, 10ª giornata di Serie A: il Frosinone
- 90min difficili, 11ª giornata di Serie A: il Milan
- 90min difficili, 12ª giornata di Serie A: il Napoli
- 90min difficili, 13ª giornata di Serie A: la Lazio
- 90min difficili, 14ª giornata di Serie A: la Salernitana
- 90min difficili, 15ª giornata di Serie A: il Milan
- 90min difficili, 16ª giornata di Serie A: la Roma
- 90min difficili, 19ª giornata di Serie A: il Napoli
- 90min difficili, 21ª giornata di Serie A: il Monza
- 90min difficili, 22ª giornata di Serie A: il Sassuolo
- 90min difficili, 23ª giornata di Serie A: il Cagliari
- 90min difficili, 24ª giornata di Serie A: la Juventus
- 90min difficili, 25ª giornata di Serie A: il Milan
- 90min difficili, 26ª giornata di Serie A: la Salernitana
- 90min difficili, 27ª giornata di Serie A: il Sassuolo
- 90min difficili, 28ª giornata di Serie A: il Lecce
- 90min difficili, 29ª giornata di Serie A: la lotta salvezza
- 90min difficili, 30ª giornata di Serie A: il Napoli
- 90min difficili, 31ª giornata di Serie A: l'Atalanta
- 90min difficili, 32ª giornata di Serie A: la pareggite
- 90min difficili, 33ª giornata di Serie A: il Milan
- 90min difficili, 34ª giornata di Serie A: il Sassuolo
- 90min difficili, 35ª giornata di Serie A: la pareggite, parte II
A tre giornate dalla fine non è stato semplice selezionare la squadra che ha vissuto i 90 minuti più complicati del 36° turno. Poteva esserci il Sassuolo, sconfitto e quasi condannato in B da un Genoa senza più obiettivi, o ancora una tra Cagliari e Frosinone, entrambe umiliate dai due club di Milano con una manita a testa. Alla fine però il nostro sguardo si è rivolto verso una Roma disastrosa al Gewiss Stadium, per la quale è maturata una sconfitta di misura che poteva essere molto più ampia.
Una stanchezza evidente
Atalanta-Roma è iniziata alle 20:45 di domenica 12 maggio e ha impiegato meno di una mezz'ora per chiarire una differenza evidente di condizione, di entusiasmo, tra le due squadre. Non è soltanto stanchezza fisica quella contro cui ha provato a combattere Daniele De Rossi nella trasferta di Bergamo. All'incapacità di tenere il passo degli interpreti di Gasperini si è aggiunta quella componente mentale che ha impedito alla sua Roma di reagire per circa un'ora, fino al casuale rigore conquistato da Tammy Abraham.
L'Atalanta ha calciato 24 volte verso la porta avversaria, centrandola in 7 occasioni e creando un'aspettativa di almeno 3 gol, se guardiamo le statistiche. Se invece ci abbandoniamo invece a una lettura più spontanea, la sensazione che ci ha lasciato la sfida è stata quella di una supremazia nerazzurra in ogni zona del campo, che ha reso quasi fortunata la Roma nella sconfitta per 2-1..
La doppietta di De Ketelaere non solo è bastata ai bergamaschi per assicurarsi virtualmente un posto nella prossima Champions League, distanziando i giallorossi di 3 punti con una gara da recuperare a fine stagione, ma è servita anche a instradare il bilancio 2023-24 e a complicare come non mai il finale di stagione capitolino.
Il finale di stagione e le parole di De Rossi
Dopo un recupero monstre in campionato e una cavalcata estasiante in Europa League, la Roma si è sciolta tra fine aprile e inizio maggio. Una sola vittoria nelle ultime 7 partite in tutte le competizioni (contro l'Udinese in quei 18 minuti del Bluenergy Stadium) e ben 13 gol subiti, con la media esatta di quasi 2 a partita.
"C'è stata una reazione dopo il rigore, ma dovremmo reagire prima fermo restando che loro vanno il doppio rispetto ad altre squadre italiane e europee. Dopo il primo gol ci siamo sciolti e so che non è facile. Abbiamo rischiato di prendere tanti gol e non va bene."
- De Rossi nel postpartita
Una brusca interruzione su un percorso di crescita che non può disperdere quanto creato dall'arrivo di De Rossi in panchina. La Roma ha inchiodato sugli obiettivi stagionali e ora dovrà probabilmente sperare in un mantenimento del sesto posto e nella contemporanea vittoria della Dea in Europa League per accedere alla prossima Champions.
"Le squadre forti giocano ogni tre giorni, non possiamo attaccarci alla stanchezza. Dobbiamo essere pronti, loro vanno al doppio, dobbiamo essere più pronti se vogliamo raggiungerli."
- De Rossi nel postpartita
Dovrà imparare a gestire le energie e i momenti della partita. Nonostante le defezioni, nonostante un calendario proibitivo che ha offerto Lazio, Napoli, Bologna, Juventus e Atalanta tra il 6 aprile e il 12 maggio, oltre ai due doppi confronti europei con Milan e Bayer Leverkusen.
Qualche mese fa si aveva la percezione che la Roma fosse riuscita a conservare parte dei lati positivi della gestione di José Mourinho, integrando i nuovi concetti di Daniele De Rossi con una impronosticabile celerità. Non era un'illusione, ma la risposta inaspettatamente positiva a un cambio di rotta improvviso. Ora, con a referto il prolugamento di contratto della leggenda giallorossa, non è il tempo di altre riflessioni sul futuro, soltanto quello di programmarlo attorno a un progetto solido.