90min difficili, 38ª giornata di Serie A: il Frosinone
Ultimo giro, ultima corsa e ultima squadra di Serie A in difficoltà.
Ecco 90min Difficili, una serie in cui verrà evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre del massimo campionato italiano. Un viaggio che si conclude qui, almeno per la stagione 2023-24, un percorso che magari riprenderemo nella prossima annata, ma con il quale per il momento ci salutiamo con l'invito a distaccarsi, almeno per qualche settimana, dalle vicende del calcio italiano.
- 90min difficili, 6ª giornata di Serie A: la Roma
- 90min difficili, 7ª giornata di Serie A: la Lazio
- 90min difficili, 8ª giornata di Serie A: il Torino
- 90min difficili, 9ª giornata di Serie A: il Sassuolo
- 90min difficili, 10ª giornata di Serie A: il Frosinone
- 90min difficili, 11ª giornata di Serie A: il Milan
- 90min difficili, 12ª giornata di Serie A: il Napoli
- 90min difficili, 13ª giornata di Serie A: la Lazio
- 90min difficili, 14ª giornata di Serie A: la Salernitana
- 90min difficili, 15ª giornata di Serie A: il Milan
- 90min difficili, 16ª giornata di Serie A: la Roma
- 90min difficili, 19ª giornata di Serie A: il Napoli
- 90min difficili, 21ª giornata di Serie A: il Monza
- 90min difficili, 22ª giornata di Serie A: il Sassuolo
- 90min difficili, 23ª giornata di Serie A: il Cagliari
- 90min difficili, 24ª giornata di Serie A: la Juventus
- 90min difficili, 25ª giornata di Serie A: il Milan
- 90min difficili, 26ª giornata di Serie A: la Salernitana
- 90min difficili, 27ª giornata di Serie A: il Sassuolo
- 90min difficili, 28ª giornata di Serie A: il Lecce
- 90min difficili, 29ª giornata di Serie A: la lotta salvezza
- 90min difficili, 30ª giornata di Serie A: il Napoli
- 90min difficili, 31ª giornata di Serie A: l'Atalanta
- 90min difficili, 32ª giornata di Serie A: la pareggite
- 90min difficili, 33ª giornata di Serie A: il Milan
- 90min difficili, 34ª giornata di Serie A: il Sassuolo
- 90min difficili, 35ª giornata di Serie A: la pareggite, parte II
- 90min difficili, 36ª giornata di Serie A: la Roma
- 90min difficili, 37ª giornata di Serie A: il Sassuolo
Il campionato si è concluso, eccezion fatta per quel recupero tra Atalanta e Fiorentina del prossimo 2 giugno che non potrà cambiare alcun verdetto. La Serie A è finita e con essa anche i weekend degli appassionati incollati al televisore. E l'ultimo atto della nostra rubrica l'abbiamo riservato, in una scelta forse banale ma inevitabile, all'ultima retrocessa in B: il Frosinone di Eusebio Di Francesco.
Il finale peggiore possibile
Essere salvi prima della gara, avere due risultati a disposizione su tre con la possibilità di restare in Serie A anche perdendo l'ultima sfida. Era questo il contesto in cui tutta Frosinone attendeva la 38ª giornata di campionato. Il finale di una stagione travagliata, ma con tanti spunti positivi. Dalla crescita evidente dei giovani approdati nel Lazio a un'identità forte se confrontata a quelle di molte rivali, confermata dalla volontà di proseguire con la stessa guida tecnica anche nei momenti più duri.
Una lotta per non retrocedere che, a differenza di altri, non si era tradotta in una corsa contro il tempo, ma in un cammino con Di Francesco verso risultati che fin dall'inizio sembravano premiare lo stile di gioco propositivo dei ciociari. Poi, negli ultimi minuti del 26 maggio 2024, tutto si è sgretolato andando in pezzi; ogni certezza ha perso significato, ridotta all'osso dal verdetto finale. Udinese ed Empoli salve, Frosinone giù.
Nel finale peggiore possibile ci sono tanti aspetti frustranti che non hanno fatto dormire gli abitanti di Frosinone dopo una serata tragica. La delusione per le innumerevoli occasioni sprecate nella stagione e negli ultimi 90 minuti, i rimorsi per tante partite in cui la squadra di Di Francesco avrebbe potuto ottenere risultati diversi. Ci sono l'abbraccio dei Cannavaro all'allenatore ex di Roma e Sassuolo, visibilmente disperato, gli sguardi increduli dei tifosi sugli spalti, le lacrime contenute a stento dai calciatori di casa. C'è la sensazione che il Frosinone meritasse questa salvezza almeno quanto le altre, che quando una grande dose di sfortuna si mette di traverso, è difficile uscire dal campo con un risultato a favore.
Mentre in Toscana maturava l'inevitabile, in ciociaria Di Francesco ha provato a rendere i suoi giocatori padroni del proprio destino. Ci ha provato con il destro a giro di Harroui di poco e a lato, con il mancino potente di Zortea da fuori area, e ancora con il colpo di testa di Okoli salvato dal miracoloso Okoye. Si è avvicinato al gol con il calcio di punizione stampato sulla traversa da Matias Soulé e con il destro di Brescianini deviato sul palo nel secondo tempo. Con il tiro-cross del talento argentino su cui non è arrivato nessuno, e infine con le conclusioni potenti ma imprecise di Cheddira e Valeri.
Ci ha provato fino all'ultimo e di lui resterà una squadra divertente e capace di esaltare i vari Brescianini, Soulé, Barrenechea e Cheddira, una squadra giovane e spensierata, ma allo stesso tempo fragile e troppo poco cinica. La retrocessione è arrivata come una doccia gelata nell'ambiente bollente preparato dai tifosi dello Stirpe. È giunta in uno scontro diretto in cui i rivali hanno festeggiato nel clima di tragedia che ha avvolto lo stadio come un macigno impossibile da digerire a breve.
Servirà del tempo per accettare il verdetto finale. Il Frosinone ripartirà dalla Serie B, con un bagaglio di esperienza diverso rispetto alle altre e tanta rabbia sportiva da trasformare presto in energia per tornare a calpestare il palcoscenico che ha dimostrato di meritare.