90min difficili, 4ª giornata di Serie A: il Venezia

Un inizio tremendamente complicato per la squadra di Di Francesco.
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Eccoci di nuovo, la sosta ha allungato i tempi facendo saltare una settimana tra l'ultimo episodio e questo (e succederà ancora). Dopo il duplice successo dell'Italia contro Francia e Israele e il concitato terzo turno, condizionato dalla fine del calciomercato estivo, la quarta giornata è forse stata la prima 'normale' della Serie A 2024-25. Inter, Juventus e Roma si sono fermate ancora, Napoli, Milan, Lazio e Atalanta hanno vinto, e in testa alla classifica è volato il sorprendente Udinese di Kosta Runjaic. Un weekend curioso.

90min Difficili è una serie nella quale viene evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre di Serie A, in ogni giornata, dalla 1ª alla 38ª. Un viaggio, un appuntamento settimanale da non perdere accompagnato da una nuova grafica e altre novità che saranno sviscerate nel corso della stagione. 

Le scelte rispetto ai primi turni erano poche, sostanzialmente due, ma soltanto se guardiamo al risultato. C'è infatti una differenza abissale tra la prestazione offerta dal Cagliari sconfitto in casa per 4-0 dal Napoli e quella maturata a San Siro tra Venezia e Milan, in cui gli uomini di Fonseca hanno surclassato fin dai primi minuti quelli di Di Francesco.

Ha funzionato poco o nulla

La stagione del Venezia è partita con il piede sbagliato. Dalla prematura eliminazione in Coppa Italia per mano del Brescia (3-1), la squadra della laguna non è ancora riuscita a centrare il successo. Non una situazione troppo preoccupante se consideriamo che in Serie A condivide questa statistica con altre sei squadre, tra cui Roma, Fiorentina e Bologna, ma sicuramente un dato che non trasmette fiducia ai propri tifosi.

Nella trasferta di San Siro, proibitiva già sulla carta, la squadra di Di Francesco è crollata subito, in un peggioramento continuo che ha chiuso virtualmente la sfida prima della mezz'ora. L'errore in uscita che causa il vantaggio di Theo (con un tiro sotto le gambe di Joronen) arriva dopo soli 90 secondi; per il calcio d'angolo spizzato in gol da Fofana occorre attendere un quarto d'ora, per il calcio di rigore di Joronen su Abraham 22 minuti e ancora per il pestone di Schingtienne che causa il secondo penalty 26 minuti.

Gli errori fatali del Venezia a San Siro

  • . Uscita sbagliata e gol di Theo con collaborazione di Joronen
  • 16°. Gol di Fofana su corner con marcature deboli sul francese e Gabbia (che disturba Joronen)
  • 22°. Fallo ingenuo di Joronen su Abraham in area di rigore. Dal dischetto trasforma Pulisic
  • 26°. Fallo inutile di Schingtienne su Leao spalle alla porta. Dal dischetto trasforma Abraham

Un'escalation di eventi negativi incontrollabili che non ha permesso al Venezia di restare in partita già nella prima mezz'ora. Recuperare un parziale è complicato, farlo con una differenza così ampia confina con l'impossibile. Di Francesco, che a San Siro si era presentato con un approccio abbastanza difensivo (per sistema e interpreti) dovrà rivedere qualcosa sull'argomento equilibrio, come affermato da lui stesso nel postpartita ai microfoni di SkySport.

L'analisi di Di Francesco sulla sconfitta

Ti ritrovi dopo dopo 27 minuti 4-0 non hai scusanti, abbiamo dato impressione di grande fragilità e dobbiamo lavorare in questa direzione, perché la squadra ha provato anche, per un quarto d’ora/venti minuti circa a fare delle ottime manovre, però dopo, una volta che subisci con troppa facilità e se li aiutiamo anche noi, con le nostre fragilità e i nostri errori, sicuramente questo non ci permette di entrare in partita.

Trasmettere fragilità non è un'opzione nel massimo campionato italiano, una considerazione che esce dalla bocca di Eusebio Di Francesco, che nella passata stagione con il Frosinone ha fornito per tanti mesi l'impressione di una squadra divertente, ostica soprattutto in casa e molto pericolosa in fase offensiva.

Dobbiamo capire tutti quanti, compresi i tifosi, che il campionato è diverso la serie B, che i giocatori che trovi davanti non ti perdonano i primi errori, hanno un passo completamente diverso, e noi dobbiamo capire che dobbiamo adattarci il prima possibile a questo campionato

Eusebio Di Francesco
AC Milan v Venezia - Serie A / Image Photo Agency/GettyImages

Per adattarsi alla Serie A c'è ancora molto tempo. Basti pensare, senza scavare troppo nel passato, alle prime 5 sconfitte rimediate dal Monza di Stroppa, poi portato ai confini dell'Europa da Palladino, o ancora alle varie salvezze miracolose di Ballardini, Nicola o Ranieri. Di Francesco, ormai tecnico con tanta esperienza nel massimo campionato italiano, ha ancora diverso tempo a disposizione operare una trasformazione, soprattutto mentale, del suo Venezia.

Sai qual è il problema di fondo? Che nei momenti di difficoltà si perdono anche quelle certezze che tu prepari e cerchi di fare in allenamento, e i ragazzi vanno più in protezione che in coraggio, il che può accadere, perché è sempre l’aspetto mentale che fa la differenza.

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