90min difficili, 6ª giornata di Serie A: il Parma
Meno spunti del solito, ma eccoci ancora qui. Udinese e Toirno sono state scalzate dalla vetta della classifica di Serie A, della quale si è con forza appropriata il Napoli di Antonio Conte e il gruppo di pretendenti al titolo e alla Champions League si è rialzato contemporaneamente in una giornata che ha visto vincere il club partenopeo, la Juventus, le due milanesi e le due romane.
90min Difficili è una serie nella quale viene evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre di Serie A, in ogni giornata, dalla 1ª alla 38ª. Un viaggio, un appuntamento settimanale da non perdere accompagnato da una nuova grafica e altre novità che saranno sviscerate nel corso della stagione.
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- 90min difficili, 4ª giornata di Serie A: il Venezia
- 90min difficili, 5ª giornata di Serie A: l'Inter
In un turno scarico di spunti negativi per ciò che concerne le big e generalmente ricco di prestazioni al livello, siamo costretti a scegliere il Parma, caduto negli inferi dopo un avvio di stagione che permetteva di sognare un altro campionato.
Agosto e Settembre
Agosto sole e mare, Settembre rovesciamenti e instabilità. Sei giornate di Serie A divise equamente tra l'ottavo e il nono mese dell'anno, tra il calcio con il mercato estivo ancora aperto e il calcio con le rose definitive. È la differenza nelle prestazioni e soprattutto nei risultati di un Parma la cui considerazione sta cambiando in breve tempo.
Il pareggio interno con la Fiorentina, la vittoria entusiasmante con il Milan e l'immeritata sconfitta al Maradona contro il Napoli (in dieci uomini e con Delprato in porta) sono ricordi che appartengono a un mese fa. Un periodo dal quale il Parma usciva come squadra divertente, concreta e con ambizioni diverse rispetto alla (non) banale salvezza. Poi il calendario si è ammorbidito e ha avuto la conseguenza di rendere i crociati più fragili e meno concreti.
Nella sfida contro il Cagliari (che insieme al Monza era l'unico club di Serie A a non aver ancora mai vinto una partita) sono emersi ancora pregi e debolezze della squadra di Pecchia, e ad avere la meglio, in linea con le statistiche, sono state le seconde. Per quanto concerne la produzione offensiva il Parma è al livello delle grandi con oltre 10 xG prodotti in sei sfide di Serie A (e 10 gol segnati), ma per l'aspetto che riguarda gli xGA (gol previsti concessi) i crociati sono la peggior squadra del nostro campionato con 11.3 (12 reti subite).
Dati Fbref
Dati che emergono dal secondo 2-3 consecutivo subito al Tardini. Prima l'Udinese trascinata da un Florian Thauvin fuori controllo, ieri un Cagliari affamato di punti, passando per la folle sfide di Via del Mare contro il Lecce pareggiata miracolosamente con due gol nei minuti di recupero. Troppe reti subite nelle ultime 3 gare e un equilibrio perso contro squadre di livello simile; lo sfilacciamento dei reparti che concede spazi immarcabili e marcature leggere che vengono spesso punite.
Se nulla si può dire sulla meravigliosa rete da fuori area di Razvan Marin, si possono invece riscontrare errori di reparto grossolani nella prima di Zortea e in quella decisiva di Piccoli. Sul cross di Zito Luvumbo i giocatori crociati si trovano in un quattro contro quattro all'interno della propria area, ma nessuno è abbastanza vicino al proprio avversario per poterlo contrastare; la sfera per l'esterno sardo è perfetta e il salto indisturbato dal limite dell'area piccola causa una rete inevitabile. Per il terzo e vittorioso gol di Piccoli occorre invece una breve cronistoria.
A 86:04 sul cronometro il calcio di rigore del 2-2 di Hernani gonfia la rete. Il Parma pareggia e il centrocampista corre a raccogliere la sfera per riportarla al centro del campo, vuole vincere la partita. A 86:18 la palla è sul dischetto che divide a metà il terreno di gioco. Lo speaker grida il gol più volte e a 86:39, con la regia di Dazn che ancora inquadra l'autore del pari, la sfida riprende. Un giro-palla veloce e una verticalizzazione improvvisa liberano Gaetano quasi al limite dell'area e l'ex Napoli trova la via giusta per mandare Piccoli al tiro. L'attaccante di Nicola incrocia senza pensare e a 86:57 sigla l'incredibile 2-3.
53 secondi tra la rete che si gonfia alle spalle di Scuffet e quella che la imita alle spalle di Suzuki. Un tempo inaccettabile che prima in FIFA e ora in EA FC 25 viene bollato come Kick Off glitch, una sorta di bug insanabile dai creatori del gioco, che nel calcio reale rappresenta invece uno dei gol peggiori da subire, che porta con sè un errore di atteggiamento, una leggerezza in grado di costare una partita.
Questa è la Serie A
C’è grande rammarico e dispiacere ma questa è la Serie A e anche per tutti noi è un bel segnale da cogliere: dobbiamo far tesoro di quello che è successo.
Sono le parole di Fabio Pecchia nel postpartita di Parma-Udinese, terminata 2-3 dopo un'incredibile rimonta della squadra friulana. I crociati avevano iniziato la Serie A in modo inatteso, stupendo per il coraggio e per i risultati ottenuti, ma ora stanno facendo i conti con una realtà che è più dolorosa del previsto.
Il Parma produce e non ottiene più, ma Pecchia non sembra essere intenzionato a ritrattare il suo percorso di crescita (e fa bene). Vogliamo giocare a calcio, ma vogliamo vincerle la partite è probabilmente un monito su quanto accaduto nel mese di settembre. Gli 8 gol subiti nelle ultime tre giornate hanno esposto il Parma a una fragilità difensiva che ha ora creato un'immagine diversa. Tuttavia, a livello di produzione offensiva i crociati non hanno mai sbagliato una gara e, senza barattare le proprie idee e scadere nel banale equilibrio di chi lotta per non retrocedere, nei prossimi appuntamenti sarà la gestione (dell'eventuale vantaggio o dei vari momenti della gara) il tema sul quale il tecnico che ha riportato il Parma in paradiso dovrà provare a incidere, capitalizzando le tante occasioni che la sua squadra crea contro chiunque.
Non sono preoccupato, fa parte dei margini di miglioramento che abbiamo, vogliamo giocare a calcio ma vogliamo vincerle le partite. E per vincerle ci sono momenti dove la gestione, vivendo la situazione, deve avere una attenzione maggiore.