90min difficili, 9ª giornata di Serie A: il Sassuolo

Un Sassuolo volubile.
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Un'altra settimana, un'altra squadra di Serie A in difficoltà. 

Ecco 90min Difficili, una serie in cui verrà evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre del massimo campionato italiano. Tornando indietro nel tempo ci concentreremmo sul Genoa alla 1ª, poi Torino e Fiorentina, e ovviamente Empoli e Milan (insieme), per concludere con la Juventus. Di seguito la lista degli episodi precedenti, da quando abbiamo iniziato.

Torniamo però alla giornata in questione, quella chiusa ieri.

Senza mezze misure

Ci sono quelle partite che esaltano, che ti fanno pensare in grande. Poi quelle cadute che riescono a minare e cancellare in un attimo tutto l'ottimismo guadagnato con fatica.

Dopo 9 giornate di Serie A il Sassuolo di Alessio Dionisi ha 10 punti in classifica. Ha avuto un calendario complicatissimo, ha affrontato Atalanta e Napoli e anche Juventus, Inter e Lazio. Contro Allegri e Inzaghi si è preso i tre punti a disposizione, ai quali ne ha aggiunti altrettanti con il Verona e uno diviso a Lecce con i padroni di casa.

Da fine settembre aveva cambiato volto a un inizio discutibile, dimostrandosi ancora una volta un'ammazzagrandi, ed era principalmente per questo che al Mapei Stadium contro la Lazio ci aspettavamo una prestazione diversa.

La squadra di Dionisi è apparsa assente, quasi distratta, era la Lazio l'unica in campo sicura del proprio atteggiamento. Nonostante qualche defezione importante (Zaccagni, Immobile, Casale), il club biancoceleste non ha mai rinunciato al suo stile. Ha prodotto tante palle-gol in diversi modi ed è andata sul doppio vantaggio già nel primo tempo grazie a un atteggiamento aggressivo che ha messo in difficoltà la retroguardia neroverde, Ruan Tressoldi su tutti.

Due legni, qualche tiro impreciso e qualche parata di Consigli hanno regalato uno 0-2 all'inglese che sarebbe potuto essere molto più ampio. La Lazio ha sfiorato il gol con Cataldi, Vecino, Anderson e anche Zaccagni. Il Sassuolo non ha invece mai prodotto un'occasione pericolosa; è stata questo il dato più deludente della sfida.

Nonostante il talento a disposizione in fase di palleggio e negli ultimi 25 metri, la squadra di Dionisi non ha mai trovato le linee giuste per entrare in area e spaventare il club biancoceleste. L'azione più pericolosa della sua partita è stata l'uscita rischiosa di Provedel che ne aveva inizialmente causato il rosso (poi tolto con l'ausilio del VAR).

Il momento di accelerare

Oltre alle squadre sopracitate, il Sassuolo ha affrontato Verona, Frosinone, Monza e Lecce, uscendo con 4 punti su 12 disponibili. Pochi per una squadra che deve aspirare a posizionarsi dietro le 7-8 migliori della Serie A. Per una squadra che ha dimostrato di poter far molto male a compagini con obiettivi diversi.

Nel postpartita il tecnico Dionisi ha detto di essere deluso un po' da tutti sia per l'atteggiamento che per il poco coraggio. Che la sua squadra ha messo in campo una prestazione da 4.5 con errori da 3, contro una Lazio invece da 8.

Alessio Dionisi
US Sassuolo v SS Lazio - Serie A TIM / Alessandro Sabattini/GettyImages

Cambierà a breve la storia del Sassuolo, chiamato a invertire la rotta nelle prossime quattro partite. Il derby con il Bologna in casa, il Torino in trasferta e ancora Salernitana ed Empoli. Un percorso da preparare perfettamente per provare a uscire da quella che non è una crisi, ma una combinazione di eventi negativi viziata anche dal calendario.

Per diventare più grande il club neroverde dovrà dimostrare di esserlo con quelle del suo livello o di un livello inferiore. Contro squadre affamate che hanno un bisogno naturale di punti. Il primo quarto di campionato si è concluso, ora mancano gli altri tre.