A chi servirebbe (e chi può permettersi) Karim Benzema in Serie A?
È ormai ai minimi termini il rapporto tra l'Al-Ittihad e Karim Benzema. Non presentandosi alla ripresa degli allenamenti fissata per lo scorso 12 gennaio, l'attaccante francese ha scatenato l'ira del tecnico Marcelo Gallardo, che non solo ha deciso di non convocarlo per il mini-ritiro di Dubai ma l'ha addirittura messo fuori rosa, alimentando così le voci su un possibile addio dell'ex capitano del Real Madrid a soli 6 mesi dal suo arrivo in Saudi Pro League.
Benzema, tramite il suo entourage, ha fatto sapere al quotidiano spagnolo Marca che la sua assenza agli allenamenti era dovuta a un ciclone che l'ha bloccato alle Mauritius, dove si trovava in vacanza con la famiglia. Tuttavia, questo tentativo di smorzare i toni non ha fatto altro che tamponare solamente una situazione tesa, con il Pallone d'Oro che ha manifestato il proprio malumore eliminando i suoi profili social. L'unica soluzione resta la cessione.
Secondo Fabrizio Romano, per ora le piste più accreditate portano al trasferimento presso un altro dei club di proprietà del PIF (ossia Al-Ahli, Al-Nassr e Al-Hilal) o al massimo il clamoroso ritorno al Lione per contribuire a una salvezza che ad oggi appare disperata. Ma sarebbe davvero così impensabile un suo approdo in Serie A?
L'operazione appare difficile per due fattori legati indissolubilmente tra loro. Il primo è di carattere economico: Benzema percepisce infatti 200 milioni di euro a stagione ed è il secondo giocatore più pagato della Saudi Pro League alle spalle del solo Cristiano Ronaldo. Pertanto, per convincerlo ad andarsene bisognerebbe mettere sul piatto uno stipendio sicuramente superiore ai 10 milioni. Il secondo riguarda invece la sfera "politica". Il francese è stato ingaggiato per diventare il volto di un campionato che mirava a imporsi nel panorama calcistico mondiale. L'ex Real Madrid ha legato a doppio nodo il proprio nome al paese mediorientale e i vertici sauditi non possono permettersi di perdere un altro campione dopo la fuga di Jordan Henderson all'Ajax. Insomma, per liberare Benzema servirà una vera e propria missione diplomatica.
Le squadre italiane non sono solite elargire ingaggi a due cifre, quindi già questo basterebbe a far tramontare a priori la suggestione, ma soprattutto le big della Serie A non sembrano volersi inimicare un paese con il quale stanno stringendo diversi accordi commerciali e in cui puntano a diffondere il loro marchio.
Facciamo però finta che soldi e rapporti diplomatici non siano un problema. In una condizione ideale, quale club del nostro campionato avrebbe bisogno di Benzema? Sicuramente il francese non verrebbe per fare la comparsa, pretenderebbe un ruolo da titolare indiscusso in una big che lotta per vincere ogni competizione a cui prende parte. Una piazza che potrebbe verosimilmente accontentarlo potrebbe essere il Milan. I rossoneri sono alla ricerca di una punta di peso e di certo un ex Pallone d'Oro realizzerebbe l'obiettivo; tuttavia, non avrebbe molto senso sostituire un 37enne con un 36enne che tra l'altro sarebbe pagato molto di più.
Benzema potrebbe essere il nome giusto per Juventus e Napoli qualora cedessero Vlahovic e Osimhen. D'altronde, di attaccanti di quella ce ne sono pochi in giro e i giovani vanno ormai a peso d'oro. Perché dunque non affidarsi a un bomber navigato che offre sempre una grande garanzia sul piano realizzativo?
L'Inter non ne avrebbe bisogno visto che Lautaro Martinez è la stella della squadra e, con un rinnovo imminente, lo sarà ancora a lungo. L'ultima ipotesi credibile porta invece alla Roma, club che nelle ultime stagioni ci ha abituati a ingaggi altisonanti e che potrebbe acquistare il francese sia per consolidare il proprio marchio all'estero sia per rimpiazzare un Lukaku che quasi sicuramente tornerà al Chelsea.