Abramovich vende il Chelsea, è ufficiale. I ricavi alle vittime della guerra
Il Chelsea è ufficialmente in vendita. Ad annunciarlo è Roman Abramovich che, tramite un comunicato rilasciato poco fa sul sito dei Blues, ha dichiarato di aver preso questa decisione "per il bene del club".
Come gli altri oligarchi russi, anche Abramovich era finito nel mirino della comunità internazionale che aveva da poco approvato una serie di sanzioni economiche a danno della Russia, come risposta chiara e netta all'invasione dell'Ucraina.
Il russo-israeliano aveva già rinunciato alla carica di presidente affidandola all'ente benefico del Chelsea che gestirà la società fino alla cessione. Di seguito riportiamo la traduzione integrale della nota di Abramovich.
"Vorrei affrontare le speculazioni sui media negli ultimi giorni in relazione alla mia proprietà del Chelsea. Ho sempre preso le decisioni tenendo a cuore l'interesse del club. Nella situazione attuale, quindi, ho preso la decisione di vendere il club, poiché ritengo che ciò sia nel migliore interesse del club, dei tifosi, dei dipendenti, nonché degli sponsor e dei partner del club. La vendita del club non sarà accelerata ma seguirà il giusto processo. Non chiederò alcun prestito da rimborsare. Per me non si tratta mai di affari né di soldi, ma di pura passione. Inoltre, ho incaricato il mio team di creare una fondazione di beneficenza in cui verranno donati tutti i proventi netti della vendita. La fondazione sarà a beneficio di tutte le vittime della guerra in Ucraina. Ciò include la fornitura di fondi essenziali per i bisogni urgenti e immediati delle vittime, nonché il sostegno al lavoro di recupero a lungo termine".
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