L'addio in estate e la fase difensiva: i problemi del rapporto tra Allegri e Vlahovic
La manata alla bandierina e il calcio alla bottiglietta da parte di Dusan Vlahovic al momento della sostituzione nel match contro il Milan possono essere letti come una reazione più che legittima di chi avrebbe ancora voluto provare a incidere in una partita bloccata. Tuttavia, l'occhiataccia rivolta a Massimiliano Allegri prima di accomodarsi in panchina alimentano l'opinione dei più maliziosi, che in quella stizza ci hanno visto l'ennesimo atto del rapporto mai veramente sereno tra la punta della Juventus e il tecnico livornese.
Nel post-partita lo stesso Allegri ha provato a minimizzare l'accaduto dichiarando che Vlahovic: “Non è uscito polemico, gli attaccanti vengono valutati quando fanno gol, ma io devo guardare invece la prestazione. Secondo me, tutti hanno fatto una buona prestazione e sono stati determinanti i cambi come a Roma con la Lazio”. Insomma, la sua sostituzione è servita a conferire nuova linfa alla squadra e a mantenere alto il forcing dei bianconeri, anche se poi la difesa del Milan ha retto fino alla fine.
Tuttavia, secondo La Gazzetta dello Sport, il rapporto tra i due sarebbe stato già condizionato quando, l'estate scorsa, Allegri aveva concesso il suo benestare alla cessione del serbo al Chelsea. In quel periodo la Juve aveva un bisogno disperato di far cassa e il tecnico avrebbe voluto un Lukaku più congeniale al suo stile di gioco. Durante la tournée estiva sarebbero invece emerse delle divergenze prettamente tattiche: Vlahovic chiedeva infatti maggior supporto in fase offensiva, mentre Allegri, al contrario, pretendeva un miglioramento nei movimenti senza palla e in copertura. C'è da dire che entrambe le parti hanno provato a venirsi incontro: l'ex viola ha lavorato tanto sul suo modo di giocare, mentre il tecnico gli ha messo un Chiesa nell'inedita posizione di seconda punta. Alla fine però i nodi stanno venendo al pettine e appare evidente che, ora come ora, le filosofie di Vlahovic e Allegri sembrino inconciliabili.