L'addio di Messi al Barcellona: "Non sono pronto, è un arrivederci. Volevo restare"
Prima l'ingresso della moglie e dei figli, poi l'arrivo di Leo Messi: già in lacrime, ancor prima di prendere la parola per dire addio al Barcellona dopo una vita come calciatore dei Blaugrana. Un addio epocale, la fine di una storia fatta di trofei e di gol meravigliosi, l'alba di una nuova avventura che, ormai non è un mistero, porterà Messi al PSG. Queste le parole dell'argentino in conferenza stampa:
"Sono giorni che penso a questo giorno, a cosa dire, la verità è che è difficile dopo così tanti anni e tutta la mia vita qui. Non sono pronto per questo e onestamente non è come avevo pensato. Abbiamo passato tanti anni qui a livello sportivo e familiare, è stato bellissimo, ora devo dire addio a tutto questo...sono arrivato che avevo 13 anni e dopo 21 anni vado via con mia moglie, ho promesso ai miei figli che sarà un arrivederci. Vedo qui tutti i miei compagni e li ringrazio, ringrazio tutte le persone che sono state qui con me. Questo club mi ha dato così tanto, ho avuto la fortuna di vivere tante cose con questo club. Mi hanno fatto crescere, diventare chi sono oggi. Ho dato tutto per questa maglia e non ho mai immaginato questo addio, avrei voluto farlo in campo e coi tifosi, avremmo voluto averli vicini durante la pandemia. Semplicemente grazie a tutti".
Il momento più importante: "Difficile pensare a un momento solo, abbiamo vissuto tante cose. Il debutto può essere il più importante perché realizzavo il mio sogno. Quello che mi porto dentro".
Il rinnovo e il futuro al PSG: "Come ha detto Laporta in quel momento non si poteva fare. Ho sentito tante cose riguardo al fatto che non avrei continuato ma la verità è che la volontà era quella di rimanere, non abbiamo potuto. Cambierà tutto per me, la mia vita, per me tutto era ormai una ripetizione...ora dovrò ripartire da zero. Il PSG è una possibilità, quando è uscito il comunicato si sono informati in tanti ma per il momento non c'è nulla di chiuso. Non avevo alcun dubbio sulla possibilità di restare...ma le cose dovevano andare così. Era chiaro che tutto fosse definito tra noi ma non è stato possibile, non ho mai finto e lasciato false speranze. Non ho nulla da dire a Tebas e non gli ho mai detto nulla, non ho alcun problema. Voglio passare gli ultimi anni in campionati competitivi, vincendo trofei, tutti sanno che sono fatto così ed è scontato che vada in un club a livelli alti".
Ancora sui motivi dell'addio: "I debiti sono importanti e per i parametri della Liga sarebbe stato impossibile io devo pensare al mio futuro...ed è quello a cui penserò. Ho fatto tutto il possibile. Ora voglio vincere la Champions, è ancora un mio obiettivo, e raggiungere i trofei vinti da Dani Alves".