Al bando le crociate: la reazione "soft" della Fiorentina agli errori di Roma
Dopo l'amara sconfitta della Fiorentina a Roma, per 2-1, era emersa l'idea di un ricorso legato agli errori di Chiffi nel finale, che si sono poi tradotti nel rigore del definitivo successo giallorosso. Nonostante i pareri unanimi sull'operato del direttore di gara, pareri certo non lusinghieri, i viola non faranno ricorso: "La Fiorentina informa di non aver presentato ricorso in merito a quanto accaduto ieri sera in occasione del secondo rigore concesso alla Roma, in quanto – dopo un’analisi approfondita – ritiene preventivamente nulla la possibilità di ottenere qualsiasi tipo di successo" si legge nel comunicato ufficiale gigliato.
Una scelta ragionevole quella dei viola, legata anche al momento specifico in cui gli episodi hanno avuto luogo: sarebbe deleterio adesso, per la Fiorentina, pensare alle crociate e alle battaglie di palazzo. Perché? Perché la priorità non può che essere posta sulla necessità di costruire un futuro credibile e solido, un progetto (parola spesso invisa alla piazza) che riporti entusiasmo e motivazioni. La "battaglia" non può seguire la scia di un'indignazione urlata e di un muro contro muro, purtroppo deleterio e fine a se stesso: "La società continua a farsi promotrice affinché il dialogo istituzionale tra i vari soggetti del mondo del calcio porti presto a regole più chiare e uniformi, così da ridurre il più possibile i margini di errore".
Una posizione che non cavalca l'onda dell'indignazione e della rabbia, comunque ragionevoli, ma che prevede un approccio ragionato e da concertare con le altre parti in causa. Nessuna crociata e nessuna reazione di pancia, dunque: l'attenzione della società è giustamente rivolta ad altro, alla costruzione di una Fiorentina che sappia finalmente dare battaglia sul campo prima che nelle stanze del potere.
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