Alessandro Melli svela un tentativo di combine in Perugia-Juventus del 2000

Una delle partite più controverse e allo stesso tempo più iconiche della nostra Serie A. Il 14 maggio 2000 per la Juventus lo Scudetto era davvero alla portata: per laurearsi campioni d'Italia ai bianconeri sarebbe infatti bastato battere all'ultima giornata un Perugia già salvo che non chiedeva più nulla e per laurearsi campionato. La gara, che non si sarebbe dovuta giocare per via dell’impraticabilità del campo a causa della fortissima pioggia, iniziò con 71 minuti di ritardo e vide gli umbri imporsi 1-0 grazie a una rete di Alessandro Calori. In questa maniera ad aggiudicarsi il titolo fu la Lazio.

Ma è proprio su quel Perugia-Juventus che Alessandro Melli rivela un retroscena inedito. Stando a quanto riferito dall'ex attaccante, che proprio in quel match subentrò al 78’ al posto di Amoruso, nel podcast "Non è più domenica", i giocatori biancorossi avrebbero provato ad accordarsi con i colleghi bianconeri per un pareggio. Ecco le sue parole.

I presupposti della gara: "Eravamo salvi e non avevamo altro da chiedere al campionato e la Juve doveva vincere per conquistare il titolo. Veniva da una settimana di polemiche per la rete di Cannavaro con il Parma, arrivarono sotto scorta come se fossero pregiudicati. Gaucci era legato alla Lazio e al Banco di Roma, in settimana ci chiese di fare di tutto per vincere, promettendoci anche un premio perché gli avrebbe fatto comodo per interessi personali. Se avessimo perso, invece, ci avrebbe portato in ritiro in Cina".

Il tentativo di combine: "Negli spogliatoi provammo a metterci d’accordo con loro, che sarebbero andati a fare lo spareggio. Ma la Juventus non accettò la proposta, soprattutto Davids, Zidane e Montero. Fu un pourparler di nascosto tra i giocatori più rappresentativi. Alla fine disputammo una partita irregolare, che è andata com’è andata per un episodio".