Alla Juventus basta Kean, quinta vittoria consecutiva al Bentegodi
La Juventus al Bentegodi per continuare a macinare punti importanti in ottica Champions League, il Verona per reagire e provare a scrollarsi in una situazione di classifica scomoda. Turnover massiccio per la squadra di Bocchetti che lascia fuori Henry e Verdi in avanti, Lazovic, Tameze e Veloso a centrocampo, e Gunter in difesa.
Allegri riporta Bonucci davanti a Perin e lascia fuori Alex Sandro dal trio difensivo, completato da Danilo e Bremer. Sulle corsie esterne inamovibili Cuadrado e Kostic, con gli ormai soliti Locatelli, Rabiot e Fagioli in mediana. In avanti fuori Miretti, dentro Moise Kean a fare compagnia ad Arek Milik.
Ed è proprio una delle novità di formazione a incidere nel posticipo del turno infrasettimanale. La Juventus si impone di misura e i tre punti li consegna Moise Kean, bravissimo a trasformare in gol l'assist di Adrien Rabiot in contropiede. Quinta vittoria e porta inviolata consecutiva per Massimiliano Allegri, un'altra sconfitta per Salvatore Bocchetti.
La chiave tattica della partita
Contro ogni pronostico, è il Verona rimaneggiato a partire meglio e creare subito pericoli importanti alla porta difesa da Perin. Su un corner messo fuori dai bianconeri, calcia di prima intenzione Sulemana, e il suo tentativo sfila di poco a lato. Poi sono le transizioni a causare quasi subito l'ammonizione di capitan Bonucci e a costringere la Juventus a correre all'indietro.
Il primo vero squillo della Juventus arriva alla metà del primo tempo ed è un tiro potente, ma centrale di Milik, con cui il polacco prova a scaldare il mancino. L'intensità del Verona mette in crisi gli ospiti che non riescono mai a controllare gara e possesso nel primo tempo e, di conseguenza, a creare pericoli seri a Montipò. Decisivo il lavoro a tutto campo di Hongla su Rabiot e Sulemana (prestazione esaltante per il classe 2003) su Fagioli.
Nel secondo tempo nessuna modifica per entrambe le squadre, ma una Juventus molto più decisa. La squadra di Allegri cerca con più velocità gli spazi in verticale, ma continua ad accumulare brividi sulle palle alte nella propria area di rigore. Il contropiede decisivo arriva all'ora di gioco: Rabiot conduce dopo essere stato servito da MIlik, al momento giusto serve Moise Kean che con lo stop salta il suo marcatore e insacca alle spalle di Montipò dopo una deviazione.
Entra Di Maria, ma la Juventus non sfrutta gli spazi lasciati dal Verona, che reclama un calcio di rigore nell'are bianconera per un tocco di mano fortuito. Il calcio di rigore Di Bello lo fischia poco più tardi per un contatto Bonucci-Verdi, salvo poi andare al Var per modificare la sua decisione. Entra anche Alex Sandro a dieci dal termine, ma la sua gara dura appunto dieci minuti per una doppia ammonizione ingenua che lascia la Juventus in dieci.
L'episodio della partita
Non gioca la sua migliore partita, ma nuovamente, da titolare, torna al gol. Allegri lo mette vicino a MIlik in un attacco a due, e con il polacco non si trovano quasi mai. Decisivo lo stop con cui salta il suo avversario, prima di battere Montipò con deviazione. La Juventus conquista tre punti pesanti e la firma è ancora di Moise Kean.