Allegri: "Vlahovic out? Ne ha giocate tante. Infortuni? Non sono preoccupato"

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Giornata di vigilia per la Juventus che domani sera affronterà la Fiorentina nella semifinale di andata di Coppa Italia. Sarà la prima volta da avversario al Franchi per Dusan Vlahovic e i bianconeri devono anche fare i conti con l'emergenza infortuni. Di questi e di tanti altri temi ha parlato poco fa in conferenza stampa Massimiliano Allegri. Ecco le sue parole:

Ha qualche idea differente per la gara di domani?

"Idee no, abbiamo qualche ragazzo pronto a giocare. È un bel test per noi, una bella partita e a Firenze è sempre bello giocare. Si gioca su due partite e domani è importante fare gol”.

Preoccupato per gli infortuni?
“No non sono preoccupato, son tanti infortuni traumatici. Giovedì Dybala e Bernardeschi sono a disposizione, Alex Sandro un’altra decina di giorni. Zak speriamo di averlo a disposizione per il Villarreal, Chiellini è ancora fuori” riporta TMW.

Come reagirà Vlahovic?
"Vlahovic sarà sempre riconoscente a tutti a Firenze, che l'ha cresciuto e gli ha permesso di arrivare alla Juventus. Le preoccupazioni in questo momento dovrebbero essere altre, Fiorentina-Juventus deve essere una bella partita. La Fiorentina è una squadra ben allenata, con buoni giocatori, troverà una Juve che vuole arrivare in finale".

Dusan Vlahovic of Juventus FC during the Serie A football...
Dusan Vlahovic / Insidefoto/GettyImages

Chiederà a qualcuno di stringere i denti?
"De Sciglio sì, Bonucci sono due giorni che è a completo riposo. Bisogna che lo faccia riposare per forza, Stramaccioni sarà aggregato a noi. Abbiamo un po' di giocatori".

Un commento al momento di Kean? Può giocare domani?
"Sono contento della prestazione che ha fatto. Ha fatto gol, ha sempre occasioni, ha fatto una buona partita. Dovrò valutare Kean, Vlahovic e Morata: uno sta fuori".

Vlahovic può partire fuori? Miretti domani ha più chance degli altri giovani?
"Devo ancora decidere, ha giocato tante partite. Miretti è un buon giocatore, si è confrontato in campi difficili. Sono cresciuti molto, ci sono tanti giocatori giovani bravi. Uno fra MIretti, Aké e Soulé credo che giocherà. Però bisogna farli crescere, sonno bravi ma devono acquisire esperienza".

Come è cambiata la Fiorentina senza Vlahovic?
"Non ha caratteristiche diverse, sono due centravanti fisici, che attaccano la profondità. Poi la Fiorentina ha cambiato poco a livello di gioco, gioca con intensità alta. Farà una partita attenta, con grande dispendio di energie. La semifinale avrà un ritmo alto, servirà mettersi al pari loro".

C'è stato un problema di condizione fisica?
"Nell'arco di una stagione ci sono sempre delle problematiche. Quest'anno ci sono stati tanti infortuni traumatici, stiamo lavorando per recuperare gli infortunati e lo stiamo facendo nei migliori dei modi".

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Moise Kean / ALBERTO PIZZOLI/GettyImages

Morata e Kean possono giocare assieme?
"In questo momento qui la squadra è più in fiducia. Vlahovic con Morata e Kean si sposa bene, poi ci sono delle partite in cui Vlahovic riposerà e giocheranno loro due".

Vlahovic in panchina per essere tutelato?
"Lui è sereno e tranquillo, poi è normale è un ragazzo di 22 anni che torna in un ambiente dove è cresciuto. Per lui sarà comunque una partita particolare, però è sereno e così deve rimanere. Son passaggi da fare nella carriera del ragazzo".

Pesa più l'assenza di Dybala o di Chiesa?
"Averli tutti a disposizione sarebbe stato meglio, avrei potuto scegliere. Paulo ora si è fermato ma aveva giocato tre partita di fila, prima dell'altro infortunio cinque. Avrei potuto farli riposare di più. Bernardeschi ora sta rientrando, ha avuto un problema pubalgico. Più energie mentali freschi abbiamo e meglio è. Bisogna fare uno sforzo da qui al 20 marzo e poi recuperare energie".

Cosa ha dato alla squadra Vlahovic?
"La serenità di avere un giocatore che permette in qualche modo di trovare il gol. Poi nei mesi precedenti la squadra aveva giocato bene e messo le basi. Ora bisogna migliorare un'altra cosa, abbiamo preso dei gol evitabili e vuol dire che dopo aver segnato ci rilassiamo un po'. Nelle ultime abbiamo dormito, bisogna riattivare l'attenzione, percepire il pericolo. Da qui ala fine del campionato prendere pochi gol vuol dire arrivare fra le prime quattro".


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