Allenatori dall'estero: Ligue 1
Quali sono i campionati che concedono maggiore fiducia agli allenatori nati nel paese d'appartenenza? E quanti tecnici stranieri allenano in ognuna delle maggiori leghe europee? Manca pochissimo al fischio d'inizio della stagione 2023-24 e non ci sono ormai squadre senza guida tecnica. Tutte, tra ritiri, tournée, amichevoli e trofei estivi, si stanno preparando alle diverse campagne che, al solito, cominceranno ad agosto per terminare a maggio, con Coppa d'Africa, Campionati Europei e Coppa America posizionati in diversi periodi del 2024.
Terminiamo con la Ligue 1. Dieci i tecnici che arrivano dall'estero nel massimo campionato francese. Come in Premier League domina la Spagna con tre nomi che colorano di rojo un sesto della Ligue 1; tra le figure più note spicca un ex Serie A e sorprende un allenatore italiano che ha maturato la sua esperienza in Turchia.
1. Paulo Fonseca - Lille
A Roma lo abbiamo apprezzato per un biennio, poi, dopo un anno di stop, ha scelto il Lille e la Ligue 1 come quarto paese della sua carriera in cui provare a lasciare un buon ricordo. Alla prima stagione ha conquistato un quinto posto che vale gli spareggi di Conference League, da giocare presto.
2. Will Still - Belgio
Vi ricordate di quella squadra francese che pagava una multa ogni weekend per avere un tecnico senza licenza in panchina ogni giornata di campionato. L'allenatore in questione è Will Still e la squadra il Reims, con cui è rimasto imbattuto dall'undicesima giornata (esordio) alla numero trenta. Una salvezza tranquilla dalla quale il belga ripartirà quest'anno.
3. Luis Enrique - Spagna
C'era curiosità per il nuovo nome del tecnico parigino e alla fine la scelta, probabilmente con il consenso globale, è ricaduta su Luis Enrique. Un tecnico esperto, tra i migliori al mondo, in grado di dare finalmente una forte identità al PSG. Non avrà nè Mbappé nè Lionel Messi, ma l'asturiano assicura un livello collettivo molto alto.
4. Marcelino - Spagna
A differenza di Luis Enrique, che era stato a Roma agli albori della sua carriera, per Marcelino Garcia Toral si tratta in assoluto della prima esperienza da allenatore lontano dalla Spagna. Si è seduto sulla storica panchina del Marsiglia, in sostituzione di Igor Tudor.
5. Carles Martinez - Spagna
Una promozione importante dal ruolo di vice allenatore. L'esperienza alle spalle di Philippe Montanier proprio al Tolosa e la crescita come tecnico dei settori giovanili di Espanyol e Barcellona, e ancora di Al-Rayyan e Kuwait. Per Carles Martinez si tratta di una grande occasione.
6. Francesco Farioli - Italia
La gavetta di Francesco Farioli è stata abbastanza particolare. Un preparatore dei portieri diventato tecnico dopo il lavoro, durato più di tre anni, con Roberto De Zerbi prima a Benevento e poi a Sassuolo. L'esperienza da vice all'Alanyaspor prima di passare al Karagümrük e fare nuovamente il percorso inverso. A portarlo nei maggiori campionati europei in questa stagione è stato il Nizza.
7. Luka Elsner - Slovenia
Dopo la beffarda retrocessione del 2020 con l'Amiens (decisa mesi prima dallo stop per il Covid) lo sloveno Luka Elsner torna in Ligue 1. Torna saldamente sulla panchina del Le Havre che nella precedente stagione ha condotto sul trono della Ligue 2.
8. Adi Hütter - Austria
Il finale di stagione amaro è costato caro al belga Philippe Clement e ha portato sulla panchina del Monaco l'austriaco Adi Hütter. Allenatore che ha vinto in Austria con il Salisburgo, in Svizzera con lo Young Boys e che ha maturato tanta esperienza in Germania con Eintracht Francoforte e Borussia Monchengladbach.
9. László Bölöni - Romania
Da Luka Elsner a László Bölöni, con quasi 30 anni di differenza. A 70 il tecnico nato in Romania ha trascinato il Metz in Ligue 1. Ha esperienza europea e anche extraeuropea, vanta quasi 1000 panchine in carriera e l'esordio è datato luglio 1994, quasi 30 anni fa.
10. Michel Der Zakarian - Armenia
Un armeno sulla panchina del Montpellier. Arrivato, o meglio tornato, in corsa, a febbraio, ha chiuso la sua personale stagione con una fantastica media punti di 1.88 in Ligue 1. Si è trattato di un ritorno e ora una conferma più che graditi a meno di due anni dall'addio dopo 161 panchine.