Giochiamo in anticipo Atalanta-Milan, gara decisiva per la Champions
Il campionato è giunto al suo ultimo atto e, nonostante il titolo già assegnato e le retrocesse già condannate, restano da assegnare due posti per la prossima Champions League. A contenderseli saranno Milan, Napoli e Juventus, racchiuse tutte in un solo punto.
Domenica sera andrà in scena il match tra Atalanta e Milan, decisivo per il futuro dei rossoneri e, per riflesso, anche per quello delle altre due squadre coinvolte in questa pazza corsa Champions. Raramente si arriva all'ultima giornata con i giochi ancora aperti, quindi proviamo a giocare in anticipo la gara del Gewiss Stadium evidenziando i punti di forza delle due rose e i principali duelli.
I punti di forza dell'Atalanta
La Dea sentirà ancora l'amaro in bocca per la sconfitta in finale di Coppa Italia. Pertanto, gli uomini di Gasperini ci terranno a sugellare questa stagione difendendo il secondo posto in classifica, minacciato proprio dai rossoneri.
L'Atalanta ha il grande vantaggio di non aver niente da perdere, il posto in Champions è già garantito. E quando giocatori come Ilicic, Malinovskyi e Muriel possono esprimersi a mente sgombra, possono essere letali. Soprattutto se dovesse andare in vantaggio, i nerazzurri potrebbero cavalcare l'onda dell'entusiasmo e diventare una valanga per i rossoneri.
Ogni medaglia ha però il suo rovescio. Sì, il Gasp è certo del quarto posto, ma proprio questo potrebbe portare i suoi ragazzi ad avere la mente proiettata già verso gli Europei (o verso le vacanze). Siamo certi che l'Atalanta non è squadra che si atteggia in maniera sbagliata alle partite, ma è possibile che molti giocatori tirino la gamba indietro per evitare infortuni.
I punti di forza del Milan
I rossoneri arrivano al Gewiss Stadium per cercare di chiudere un cerchio. Sembra passata un'era dal 5-0 dell'anno scorso, ma da quella umiliazione Pioli è riuscito a costruire una squadre vincente e competitiva, capace di giocarsi la qualificazione in Champions proprio in quello stadio.
Un fattore da non sottovalutare sono i giorni di riposo in più da parte dei ragazzi di Pioli che, non avendo disputato partite in settimana, hanno avuto più tempo per preparare la gara. Tuttavia, il Milan viene da un girone di ritorno deludente, in cui ha parzialmente buttato al vento quanto di buono fatto prima di Natale. I rossoneri riusciranno a raccogliere le poche energie rimaste oppure dovranno arrendersi all'Atalanta del bel gioco?
I duelli principali
Le tattiche e le strategie sono importanti, ma sul campo le partite vengono vinte dai giocatori, soprattutto dai duelli individuali nelle zone chiave. Andiamo a vedere quali saranno i confronti principali.
Muriel-Tomori
Il colombiano non è mai certo di una maglia da titolare, ma sicuramente verrà impiegato almeno a gara in corso. Quando entra dalla panchina, Muriel diventa quasi imprendibile per i difensori avversari, quindi sarà di vitale importanza per il Milan che Tomori regga le sfide in velocità e non abbocchi ai suoi dribbling.
Malinovskyi-Kessié
L'ucraino ha contribuito con un gol o un assist in tutte le ultime 11 partite, quindi, dati alla mano, è uno dei principali pericoli della Dea. La sua controparte è l'imponente ivoriano, leader del centrocampo rossonero. Il compito di Kessié sarà quello di schermare Malinovskyi e di non permettergli di mettere in moto la fantasia. D'altro canto, questa sarà una sfida anche muscolare visto che il trequartista della Dea non è di certo un giocatore minuto; allora, gli scontri tra i due saranno decisivi per la supremazia del centro del campo.
Hateboer-Theo Hernandez
Le partite vengono spesso decise sulle fasce, grazie a esterni di grande corsa che fanno sentire il loro appoggio anche in fase offensiva. Lo sanno bene Hateboer e Theo Hernandez, giocatori da sempre abituati alle scorribande in avanti.
I due esterni vengono però da condizioni differenti: l'olandese è reduce da un lungo infortunio e sembra essere ancora lontano dalla forma migliore e, come se non bastasse, non può permettersi ricadute in vista degli Europei di quest'estate; Theo si trova invece in un momento di grande spolvero in cui sta contribuendo alla causa rossonera con i suoi gol, però la mancata convocazione per la nazionale francese l'ha ferito nel profondo, quindi sta a lui decidere se deprimersi oppure spingere sull'acceleratore e conquistare la Champions League con il suo Milan.
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