L'estate bollente di Paolo Maldini e del Milan: i rinnovi, gli acquisti e le cessioni in ballo

Paolo Maldini
Paolo Maldini / Nicolò Campo/Getty Images
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Una cosa è certa. Non invidio l'estate di Paolo Maldini. Il dirigente del Milan è alle prese con una delle sessioni di calciomercato più intense e importante della sua (ancora) breve carriera. La squadra rossonera è tornata in Champions League dopo sette anni, la situazione economica del calcio è poco piacevole e - come se non bastasse - si è ritrovato davanti due rinnovi contrattuali non andati a buon fine, con Donnarumma e Calhanoglu che hanno deciso di giocare altrove, rispettivamente al Paris Saint-Germain e all'Inter.

E Paolo Maldini è lì, al lavoro - insieme a Frederic Massara - per garantire al mister Stefano Pioli una formazione all'altezza per affrontare il triplo impegno: Serie A, Champions League e Coppa Italia. Un lavoro per niente facile, considerando tutte le limitazioni che impone il Fondo Elliott - proprietario del club rossonero - sul mercato. Tra ingaggi contenuti, controllo severo sugli investimenti e età degli acquisti sotto i 25-26 anni (salvo qualche eccezione), il dirigente - ed ex bandiera - milanista deve fare i salti mortali.

Una parte del tesoretto Champions League (circa 50 milioni di euro) sono stati spesi per il riscatto di Tomori dal Chelsea e per l'acquisto di Maignan, che sarà il nuovo portiere titolare del Milan. Ora si lavorerà su prestiti e scambi o - non è da escludere - con la cessione di uno o due big per finanziare il mercato in entrata. Sicuramente non il miglior modo per presentarsi dopo sette anni nella massima competizione europea per club. Ma andiamo con ordine. Quali rinnovi deve concludere al più presto Maldini? Quali sono i ruoli scoperti e quali sono i giocatori che potrebbero lasciare il club rossonero in estate?

I giocatori in scadenza nel 2022 del Milan

Sono tre i rinnovi più importanti da definire al più presto in casa rossonera. Il primo è sicuramente quello di Franck Kessié, colui che viene chiamato Il Presidente. Il centrocampista ex Cesena e Atalanta nell'ultima stagione ha alzato il livello delle prestazioni, diventando un autentico pilastro della formazione di Pioli. Indispensabile. La distanza tra domanda e offerta non è eccessiva, ma c'è ancora tanto lavoro da fare. La richiesta dell'entourage di Kessié si aggira intorno ai 6 milioni di euro, la proposta attuale non supera i 4 milioni. L'accordo potrebbe concludersi a metà strada, per la felicità di tutti.

Un altro rinnovo spigoloso è quello di Alessio Romagnoli. Il capitano rossonero percepisce un ingaggio da 3,5 milioni di euro l'anno e punta a raddoppiare il suo stipendio. A queste situazioni difficilmente il Milan porterà avanti la trattativa. Oltretutto il difensore centrale è assistito da Mino Raiola e i rapporti tra le parti - soprattutto dopo il caso Donnarumma - non sono idilliaci. C'è da aggiungere inoltre che il Milan ha effettuato un grosso investimento per Tomori, che affiancherà Kjaer al centro della difesa. Insomma, Romagnoli rischia di diventare una riserva di lusso.

E infine il rinnovo, apparentemente, più facile. Davide Calabria è pronto a mettere la propria sigla sul nuovo contratto con il Milan. La distanza è minima: ballano circa 200mila euro. Una cifra ridicola per pensare ad una fumata nera. I rossoneri hanno proposto 1,8 milioni di euro l'anno, il calciatore - secondo le voci di mercato - ne avrebbe richiesti 2. La fumata bianca arriverà.

Quali sono i ruoli scoperti nel Milan?

Considerando il ritorno in Champions League, i diversi addii a parametro zero o per fine prestito, non sono poche le operazioni di mercato in entrata che dovrà fare il Milan.

La porta è al sicuro: Maignan è già in giocatore rossonero e sostituirà il partente Donnarumma. Tatarusanu - salvo sorprese - sarà il dodicesimo. Come terzo portiere, considerando l'addio di Antonio (Donnarumma, fratello di Gianluigi) si opterà per una soluzione low cost (o un parametro zero o un giovane).

In difesa l'addio di Dalot crea un buco enorme sulle corsie esterne. Volendo anche considerare Kalulu come riserva di Calabria, manca un vero e proprio vice Theo Hernandez. Quindi serve come il pane un terzino sinistro. Al centro della difesa Gabbia sarà il quarto centrale. In caso di addio di Romagnoli però, servirà un centrale all'altezza della situazione.

A centrocampo (considero i due mediani dell'ormai consolidato 4-2-3-1 di Pioli) gli unici in rosa sono Kessié e Bennacer. Meité non è stato riscattato, così come Tonali (ma è in corso una trattativa con il Brescia per trovare un accordo). Tra i centrocampisti si può aggiungere anche Krunic, anche se il mister rossonero lo ha utilizzato spesso sulla trequarti. Insomma, per affrontare la stagione senza troppi rischi serviranno almeno due innesti in mediana. Uno può essere la conferma di Tonali, l'altro un calciatore più fisico, di interdizione e rottura (Bakayoko?).

Sulla trequarti il Milan ha perso Calhanoglu, uno degli elementi di riferimento della squadra rossonera (che ha preferito cambiare sponda di Milano). Sicuramente servirà un sostituto nel ruolo di trequartista e qui la società potrebbe far compiere il salto di qualità alla formazione milanista con l'acquisto di un calciatore di livello internazionale. Come sua riserva probabile il ritorno (almeno in prestito) di Brahim Diaz. Per il resto dal punto di vista numerico il Milan è coperto, anche se non si esclude l'arrivo di un esterno destro offensivo, per giocarsi il posto con Saelemaekers, dando via libera alla cessione di Castillejo.

In avanti confermato Ibrahimovic che avrà in Rafael Leao la sua unica riserva di ruolo (con Rebic che può giocare anche da prima punta). Non si esclude l'arrivo di una punta d'esperienza (Giroud?). A quel punto resta da capire se il portoghese verrà sacrificato sul mercato o verrà fatto crescere alle spalle di due centravanti più maturi.

Chi deve cedere il Milan?

Dal punto di vista numerico, il Milan non deve cedere nessuno. Considerando il triplo impegno, la rosa è anche corta. Ma le vie del mercato sono infinite e alcune operazioni in uscita ci saranno.

Sono principalmente tre i calciatori in bilico.

Alessio Romagnoli, Samu Castillejo e Rafael Leao. Tutti per motivi diversi.

Il centrale difensivo, come già detto poco sopra, è in scadenza di contratto tra un anno. Se non dovesse arrivare un accordo, sarà ceduto in questa sessione di calciomercato per evitare di perderlo a parametro zero nell'estate 2022. L'esterno offensivo spagnolo invece non ha mai convinto totalmente e potrebbe fare ritorno in Spagna, ne LaLiga. Non mancano le società interessate al calciatore, ma il Milan dovrebbe trovare un sostituto per evitare di ritrovarsi scoperto. L'attaccante portoghese invece è uno dei pezzi pregiati del club rossonero. Non ha ancora trovato una precisa collocazione tattica, ma le sue qualità non sono in discussione. La sua cessione potrebbe diventare realtà solo in caso di offerta o operazione di mercato importante (verrebbe sacrificato, seppur non a cuor leggero).