Arrestati 19 ultrà di Inter e Milan accusati di associazione a delinquere

Inter - Milan
Inter - Milan / Marco Luzzani/GettyImages
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Maxioperazione congiunta tra polizia e guardia di finanza quella che nelle prime ore del giorno ha portato all'arresto di 19 esponenti del tifo organizzato di Inter e Milan. Stando a quanto riferito da Sport Mediaset, tra i vari nomi spiccano quelli di Marco Ferdico, capo ultrà dei nerazzurri già in carcere per omicidio, di Luca Lucci, uno dei membri di spicco della curva rossonera e già condannato in passato per droga, e di Christian Rosiello, bodyguard del cantante Fedez.

L'accusa è di associazione a delinquere con l'aggravante del metodo mafioso, con false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, accesso abusivo a sistemi informatici, lesioni, percosse, rissa e resistenza a pubblico ufficiale. Le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia della procura della Repubblica di Milano hanno infatti evidenziato un giro di estorsioni, lesioni e altri gravi reati commessi nei pressi di San Siro. Le 16 persone arrestate e le 3 finite ai domiciliari avrebbero perfino effettuato delle pressioni sui due club milanesi per la vendita dei biglietti e del merchandising, oltre a richiedere il pizzo ai vari venditori ambulanti dello stadio.

Come spiega il procuratore di Milano Marcello Viola in una nota si tratta di "una complessa indagine" delle Dda milanese "che ha riunito diversi filoni investigativi condotti da più articolazioni della Polizia di Stato, nonché dal Gico di Milano e dallo Scico della Gdf". Assieme "all'esecuzione delle misure cautelari sono state delegate ed eseguite decine di perquisizioni a carico di ulteriori indagati". Inoltre, la Divisione Anticrimine della Questura di Milano "ha applicato a più soggetti diversi divieti di accesso ai luoghi, ove si svolgono manifestazioni sportive", ossia dei Daspo, o "ha comunque avviato la relativa procedura nei confronti di numerose altre persone". Le indagini hanno consentito, secondo l'accusa, "di accertare l'esistenza di infiltrazioni criminali tra gli ultrà e hanno coinvolto i principali esponenti dei cosiddetti 'direttivi' delle tifoserie organizzate delle due principali squadre calcistiche milanesi".


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