Aspettando Gudmundsson: e se la Fiorentina restasse così?

Arrivare al genoano in poche ore è una missione complessa.
Gudmundsson
Gudmundsson / Simone Arveda/GettyImages
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Quanto più saldo è un proposito tanto, eventualmente, sarà cocente la delusione per il suo mancato raggiungimento e la Fiorentina, nell'ultimo giorno del mercato invernale, dà decisamente la sensazione di voler giocare col fuoco, camminando sul filo senza una rete. L'impressione è quella di un all-in vero e proprio su un singolo profilo - quello di Albert Gudmundsson - anche a costo di dover investire cifre ben superiori a quelle ipotizzate nei giorni scorsi per altri profili (come Vargas o Rodriguez, apparsi vicini e poi saltati).

I calciatori acquistati fin qui dai viola nel mercato invernale, Faraoni e Belotti nello specifico, danno anche un indirizzo chiaro degli input arrivati da Vincenzo Italiano: servono elementi già pronti per la Serie A, senza percorsi di adattamento necessari, senza settimane o mesi di prudenza nell'utilizzo, di spaesamento fisiologico. L'eventuale acquisto di Gudmundsson darebbe evidenti garanzie ai viola da questo punto di vista, l'islandese non ha patito il passaggio dalla B alla A e - anzi - si è dimostrato un protagonista assoluto della prima parte di stagione agli ordini di Gilardino, tecnico artefice della sua esplosione già nel campionato cadetto.

E se la Fiorentina restasse così?

Il peso specifico di Gudmundsson per il Genoa, al di là dell'arrivo di Vitinha in attacco, rende complesso strapparlo ai rossoblù e la Fiorentina, insomma, rischia di trovarsi con niente in mano: il reparto avanzato potrebbe restare così, insomma, col solo Belotti come rinforzo. Quali prospettive si aprirebbero senza un nuovo esterno? Il gruppo di esterni offensivi a disposizione di Italiano sarebbe dunque composto da Nico Gonzalez, Ikoné, Sottil e Kouamé.

Vincenzo Italiano
Italiano / Gabriele Maltinti/GettyImages

La conferma del 4-2-3-1, senza nuovi esterni, vedrà dunque Bonaventura sulla trequarti, Nico Gonzalez a destra oppure a sinistra in base alla presenza di Sottil o di Ikoné dall'altro lato (entrambi infatti vengono utilizzati esclusivamente a piede invertito, con l'argentino pronto a cambiare fascia). Come terminale offensivo ci sarebbe invece un dualismo tra Belotti e Beltran ma, al contempo, non mancano ipotesi alternative connesse proprio allo stesso Beltran: occhio all'idea di vederlo sulla trequarti, con Nico Gonzalez a destra e con Bonaventura dirottato a sinistra (sulla scia di quanto faceva Saponara nelle scorse stagioni).

Ultima ma non ultima l'idea, anche a partita in corso, di un 3-5-2 che non richieda dunque la presenza di esterni offensivi e che Italiano ha già iniziato a utilizzare nelle scorse settimane (complici le assenze): i due quinti sarebbero Biraghi e Kayode (o Parisi-Faraoni) e Italiano avrebbe diverse coppie di attaccanti tra cui scegliere, con Belotti-Beltran o Belotti-Nico Gonzalez come scenari sulla carta intriganti (e con uno Nzola in più qualora servisse un attacco pesante, accanto al Gallo).