Barak e Tameze: quale futuro per i due pilastri dell'Hellas di Tudor?
Sabato scorso, l'Hellas Verona ha offerto una grande prova, l'ennesima di una stagione che - a dir la verità - era iniziata in salita ma che poi l'ha visto imporsi come una delle sorprese più piacevoli della Serie A.
Gran parte dei meriti sono di Igor Tudor che sin dal giorno del suo arrivo ha dato alla squadra un'identità precisa, un sistema di gioco collaudato. In questo modo, dall'anonimo centro classifica adesso l'Hellas si ritrova al nono posto e cova - in maniera del tutto legittima - delle ambizioni europee.
È chiaro che in un campionato così esaltante sono diversi i giocatori che si stanno mettendo in mostra e che tra qualche mese infiammeranno il mercato estivo. In particolare, vorremmo soffermarci sui due protagonisti del match contro la Roma, Antonin Barak e Adrien Tameze, e provare a immaginare quale sarebbe la miglior destinazione per loro.
Antonin Barak - Atalanta
Con i suoi 10 gol in 22 partite, Antonin Barak non è diventato solo l'idolo indiscusso dei fantallenatori che l'hanno acquistato, ma anche l'oggetto del desiderio di molti club pronti a metterlo sotto contratto a giugno.
È lecito che il ceco, ormai 27enne, possa pensare di fare un salto di qualità. Tuttavia, ci sembra che Milan, Inter, Juventus e Napoli non si addicano al suo stile di gioco. Barak è un centrocampista che deve giocare vicino alla porta, al quale non vanno affidati grandi compiti difensivi, è un fantasista sui generis che dev'essere lasciato libero di posizionarsi dove meglio crede.
Per certi versi, ricorda molto Josip Ilicic. Infatti, saremmo molto curiosi di vederlo alle prese nell'Atalanta, una squadra che adopera lo stesso modulo dell'Hellas. Nel 3-4-2-1 della Dea, il classe '94 potrebbe giocare nel ruolo di trequartista e fornire nuova linfa a un reparto ormai consumato.
Adrien Tameze - Roma
Il nome di Adrien Tameze non è mai stato alla ribalta quanto quello di Caprai, Simeone o dello stesso Barak; eppure, grazie ai suoi gol a Udinese e Roma, c'è stata un po' di gloria anche per lui.
Vedendo lo score della sua carriera, ci accorgiamo subito che il camerunense non è mai stato un goleador, però di lui abbiamo sempre apprezzato il dinamismo e la grande corsa. È impressionante vederlo correre come un forsennato per tutti i 90 minuti di gara e, sebbene non garantisca una tecnica sopraffina, mette tutta la sua fisicità al servizio della squadra.
Un giocatore come Tameze farebbe comodo anche alle big di Serie A. Certo, in molte di esse non sarebbe un titolare, ma costituirebbe comunque un ricambio di tutto rispetto. Alla Roma, ad esempio, un centrocampista così reattivo farebbe davvero comodo. I giallorossi hanno una mediana statica, composta da giocatori tecnici che vogliono sempre i palloni dei piedi. Il 28enne invece non ci pensa due volte a buttarsi nello spazio e a dichiarare guerra alla difesa avversaria.
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