Barcellona, Laporta: "Saremo sempre grati a Leo, ma non ipoteco il club nemmeno per il migliore di sempre"
Intervenuto in conferenza stampa eccezionale, all'indomani del clamoroso addio tra Lionel Messi e il Barcellona, Joan Laporta - Presidente del club blaugrana - ha voluto fare chiarezza sulla vicenda che ha portato alla separazione tra il club e il proprio numero 10.
Queste le sue parole:
"Buongiorno a tutti, sono qui per spiegare quello che è successo con Messi. Per prima cosa voglio dire che abbiamo ereditato una situazione critica. Non abbiamo margine salariale. Le norme della Liga impongono dei limiti. Questo lo sapevamo da quando siamo arrivati alla guida del club. I numeri che abbiamo constatato sono molto peggiori di quelli che ci avevano predetto. Le perdite sono molto più elevate e anche il debito. Abbiamo dei contratti in vigore. Il fair play finanziario nella Liga è diverso.
Era da più di due mesi che trattavamo e c’era l’intesa. Prima avevamo stabilito di rinnovare per due anni e pagarglieli in cinque stagioni. Messi ci ha reso tutto facile, era molto disponibile. I numeri ci facevano pensare che la Lega avrebbe accettato l’accordo, in altri Paesi ci avrebbero dato l’ok, ma qui non è stato possibile. Poi abbiamo pensato a un contratto di cinque anni, che Leo avrebbe comunque accettato. Volevamo avere Leo per almeno altri due anni, ma non ce l’abbiamo fatta.
Per rispettare questo fair play, il Barça doveva essere a favore di un contratto che era una ipoteca del club di mezzo secolo per i diritti televisivi. Io non sono disposto a ipotecare i diritti di un club per nessuno. Abbiamo una istituzione che è al di sopra di tutti, anche del miglior giocatore del mondo. Gli saremo sempre grati”.