Barcellona e City senza Ter Stegen e Rodri: come li rimpiazzeranno?

Quali saranno le scelte di Flick e Guardiola per sostituire i propri punti fermi?
Manchester City FC v Arsenal FC - Premier League
Manchester City FC v Arsenal FC - Premier League / Michael Regan/GettyImages
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Si gioca troppo e prima o poi i calciatori saranno costretti a scioperare. Questo più o meno il senso delle dichiarazioni del 17 settembre di Rodri, prima di subire la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio che pregiudicherà la sua stagione. Una frase quasi profetica, condivisa da molti suoi colleghi, di 5 giorni antecedente all'infortunio in questione.

Rodri, il miglior centrocampista al mondo, nonché uno dei principali candidati alla vittoria del Pallone d'Oro 2024, sarà out per molti mesi dopo aver raggiunto il suo prime nell'ultimo biennio con Manchester City e Spagna. Non l'unico infortunato illustre delle prime uscite stagionali. Allo spagnolo si è aggiunto il capitano del Barcellona Marc André Ter Stegen, che con Hansi Flick stava ritrovando le sue parate migliori e che ha terminato anzitempo la stagione in seguito alla rottura del tendine rotuleo subita contro il Villarreal.

Infortuni che cambiano in negativo il valore delle due squadre e ai quali le società non rimedieranno pescando dalla lista svincolati. Scopriamo quindi chi saranno i sostituti di Ter Stegen e Rodri nella corrente stagione.

Il sostituto di Ter Stegen

Un'assenza che brucia perché alla base di un Barcellona estremamente prolifico, c'è bisogno di un portiere capace di tenerlo in vita nei momenti topici, di un campione come se ne vedono pochi nel panorama contemporaneo. Ter Stegen è tra quei pochi e la situazione economica del Barcellona non permette di ipotizzare investimenti onerosi per trascinare in Catalogna un estremo difensore dal livello simile.

Inaki Pena
FC Barcelona v Real Valladolid CF - La Liga EA Sports / Alex Caparros/GettyImages

Giocherà Iñaki Peña, che della filosofia blaugrana è uno dei rappresentanti più longevi in rosa. Nato ad Alicante, ma entrato a far parte della Masía nel 2012, a 13 anni, il secondo portiere del Barcellona ha vissuto quasi metà della sua vita nel club, eccezion fatta per il prestito di 6 mesi al Galatasaray. Da due stagioni è l'opzione alternativa al portiere tedesco e ha collezionato una ventina di presenze nella gestione Xavi. Ha 25 anni, la maturità e l'esperienza giusta per assumere il ruolo di titolare del Barcellona. Per cercare un esempio positivo, a Flick basterà guardare nella capitale spagnola e in particolare alla situazione dei rivali di sempre del Real Madrid, che nella passata stagione hanno scoperto in Lunin, secondo di Courtois, un valore aggiunto per conquistare la Finale di Champions League.

Il sostituto di Rodri

Qui la questione sostituto è più articolata. E il motivo principale riguarda il tecnico che siede in panchina. Con il ritorno di Ilkay Gundogan la soluzione più probabile per sostituire Rodri è quella di Mateo Kovacic, ma si ha anche la sensazione che Pep Guardiola possa sperimentare ancora, portando a un ulteriore evoluzione il suo Manchester City.

La mancanza di uno come Rodri non è sostituibile con un interprete soltanto. Le diverse funzioni che lo spagnolo accentra contemporaneamente su di sé ed espleta con calma olimpica non verranno assorbite con un passaggio del testimone da chi erediterà il suo ruolo. Guardiola dovrà intuire, gara per gara, su quale calciatore puntare al posto dello spagnolo. E se Kovacic è, per caratteristiche, tra i più centrocampisti in rosa, ci sono altre ipotesi non vanno sottovalutate.

FBL-ENG-PR-MAN CITY-ARSENAL
FBL-ENG-PR-MAN CITY-ARSENAL / PAUL ELLIS/GettyImages

Una che ci piace caldeggiare è quella di John Stones, sia perché in difesa lo spazio per lui si sta riducendo sempre più sia perché l'inglese ha raggiunto il picco più alto della sua carriera proprio in quella posizione, nella stagione della vittoria della Champions League. Le altre idee hanno come protagonisti Rico Lewis, che Guardiola ha promosso stabilmente in quel ruolo, e Matheus Nunes, arrivato a Manchester l'anno scorso per oltre 60 milioni di euro (al Wolverhampton), e ancora in attesa di una grande occasione dopo la prima annata vissuta ai margini dei citizens.