Bastoni inguaia Inzaghi: la telefonata può costare un'altra giornata di squalifica?

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi / Nicolò Campo/GettyImages
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"Ci siam guardati, ci siamo parlati: ci ha chiamato il mister nello spogliatoio in vivavoce": è una dichiarazione compromettente quella rilasciata da Alessandro Bastoni ai microfoni di DAZN al termine di Roma-Inter. Il centrale azzurro ha provato a spiegare il cambio di atteggiamento dei nerazzurri tra primo e secondo tempo, ma così facendo è finito col mettere nei guai Simone Inzaghi.

Già, perché il tecnico non era in panchina all'Olimpico in quanto squalificato e ha dovuto seguire l'incontro dalla tribuna. Sebbene in casi siano frequenti messaggi e telefonate con i collaboratori dello staff, il Codice di Giustizia Sportiva vieta categoricamente ogni contatto - anche solo telefonico - tra un allenatore squalificato e la propria squadra.

Ed ecco perché, con le sue dichiarazioni, Bastoni ha messo Inzaghi in una situazione scomoda. Sempre secondo il regolamento, una violazione di questo tipo potrebbe costare al tecnico interista un'altra giornata di squalifica. Se così fosse, l'ex Lazio dovrebbe saltare anche la sfida contro la Salernitana di venerdì prossimo.

Sul tema c'è un precedente piuttosto recente. Nel settembre del 2023, Marco Donadel, ex centrocampista tra le altre di Milan e Fiorentina e all'epoca dei fatti tecnico dell'Ancona in Serie C, venne punito con un'ulteriore giornata di stop per aver comunicato con la propria squadra durante una partita, nonostante fosse squalificato. Più furbo fu invece José Mourinho, che il 6 aprile del 2005 si introdusse negli spogliatoi dello Stamford Bridge nonostante fosse squalificato nascondendosi nel cestone della lavanderia e riuscendo a dare indicazioni ai giocatori del Chelsea per la sfida di Champions contro il Bayern Monaco. D'ora in poi farà così anche Inzaghi?

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