Addio all'ultima italiana in Champions, Lazio sconfitta 2-1 dal Bayern: bavaresi ai quarti
Se l'Atalanta, ieri sera, cercava l'impresa contro il Real Madrid, missione poi fallita al Di Stefano, quel che serve alla Lazio dopo l'1-4 dell'Olimpico si approssima al miracolo sportivo. Un'utopia a maggior ragione pensando all'avversario di turno, quel Bayern imbattibile in casa nella stagione in corso e ospite fisso delle fasi finali della Champions (nonché detentore del titolo).
Come da pronostico i bavaresi non si dannano l'anima in avvio e si limitano a controllare le eventuali sfuriate biancocelesti, le occasioni migliori sono per Correa e Milinkovic-Savic ma Nubel si salva in entrambe le circostanze. Dall'altra parte è Sané il più pericoloso, vicino al vantaggio attorno al quarto d'ora di gioco. Un ulteriore colpo alle speranze già sostanzialmente nulle dei biancocelesti arriva dopo la mezzora: fallo di Muriqi su Goretzka in area, Lewandowski va sul dischetto e non perdona. Il gol dà ulteriore serenità a un Bayern già tranquillo e, sul finire del primo tempo, sembrano gli uomini di Flick a poter trovare il gol contro una Lazio ormai comprensibilmente negli spogliatoi.
Nella ripresa i padroni di casa non accelerano, tengono il possesso e mantengono i ritmi decisamente bassi, senza motivo per forzare. Come un lampo arriva l'occasione nitida per il raddoppio bavarese, Lewandowski sfiora la doppietta e prende il palo. Si tratta semplicemente del preludio al raddoppio, a segnarlo è Choupo-Moting, servito da Alaba e freddo davanti a Reina. A poco serve il gol della bandiera biancoceleste, firmato di testa da Parolo: la sfida si chiude col successo del Bayern e con l'eliminazione dell'ultima italiana ancora in Champions.
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