Biraghi: "Juve, che ingiustizia all'andata. Italiano? Somiglia a Conte"

Cristiano Biraghi
Cristiano Biraghi / Ivan Romano/GettyImages
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Sfida ricca di significati quella tra Juventus e Fiorentina, semifinale di ritorno di Coppa Italia in programma domani all'Allianz: la voglia di rivalsa viola dopo la sconfitta dell'andata, la necessità bianconera di arrivare in finale per puntare ancora a un titolo stagionale e - a margine - il nuovo incrocio tra la Fiorentina e Vlahovic dopo l'addio nel mercato invernale.

Cristiano Biraghi, capitano viola e punto fermo dell'undici di Italiano, ha parlato proprio di Juve-Fiorentina ai microfoni di Tuttosport. Queste le sue parole:

Cristiano Biraghi
Cristiano Biraghi / Gabriele Maltinti/GettyImages

Sull'andata: "Risultato ingiusto. Se c'era una squadra che meritava di vincere, quella era la nostra, per la prestazione e le tante occasioni. Faremo di tutto per rifarci e riscattare quella ingiustizia. Abbiamo tantissima voglia di andare in finale, per noi, per il nostro presidente, per i nostri tifosi. Sarebbe come un figlio che regala al padre la gioia più bella".

Su Italiano: "Già dopo le prime settimane di lavoro gli dissi: 'Somigli ad Antonio Conte'. Dal punto di vista tecnico-tattico sono all'opposto, ma sono simili per temperamento, carattere, per come sanno caricare il gruppo".

Sul futuro: "Ne parlavo qualche giorno fa con il mio procuratore: potrei rinnovare in bianco e ai dirigenti con i quali ho un bellissimo rapporto direi: 'Mettete voi le cifre'. Finché potrò dare il massimo per questa squadra e questa gente, io ci sarò e non mi tirerò mai indietro".


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