Bonaventura e il club dei plurimarcatori: si unisce a Giroud, Son e Lewandowski

Almeno 2 gol nelle ultime 13 stagioni: Bonaventura si aggiunge ai più prolifici colleghi
ACF Fiorentina v Atalanta BC - Serie A TIM
ACF Fiorentina v Atalanta BC - Serie A TIM / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Si è già recentemente sottolineato, grazie ai segnali offerti da questo inizio di stagione, quanto Giacomo Bonaventura sia divenuto un elemento sempre più cruciale per il reparto avanzato della Fiorentina, giocando più vicino alla porta e avendo più spesso le occasioni giuste per lasciare il segno (con gol di pregevole fattura come quello siglato nel 3-2 con l'Atalanta o con l'ultimo passaggio per il compagno).

Un'evoluzione o comunque una prospettiva inedita confermata anche dal giocatore, nel post-partita del successo sull'Atalanta, che trova uno specchio quanto mai diretto e concreto nei numeri: fin dall'arrivo in viola i suoi gol sono andati a crescere stagione dopo stagione, dai 3 del primo anno ai 5 dell'anno scorso, ed è evidente come ci siano tutti gli ingredienti per avvicinarsi al record della stagione 2017/18, con 8 gol messi a segno nel Milan in campionato.

Perché la vena realizzativa di Jack Bonaventura risulta d'attualità, al di là del peso del gol del provvisorio 1-1 contro la Dea? Perché, semplicemente, l'esperto jolly si è unito a un club quantomai esclusivo e prestigioso: è diventato uno dei 4 giocatori (nei top campionati europei) ad aver segnato almeno 2 reti nelle ultime 13 stagioni. Un club di cui fanno parte giocatori dalle caratteristiche ben diverse da quelle del centrocampista viola, si parla nello specifico di bomber di professione come Giroud, Son e Lewandowski, abituati a numeri ben diversi da quelli di Bonaventura e costretti a inseguire la doppia cifra come costante per sentirsi soddisfatti di una stagione.

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Son e Giroud (ai tempi dei Gunners) / ADRIAN DENNIS/GettyImages

Pur non potendo arrivare ad accostare le qualità di Bonaventura sotto porta a quelle dei più prolifici colleghi, quelli appena citati, si può ribadire quanto l'ex atalantino sia una vera e propria costante anche dal punto di vista realizzativo e stia dimostrando (anche a sorpresa) un'evoluzione interessante in tal senso proprio nella fase più "matura" della sua carriera.