Brekalo può essere l'arma in più della Fiorentina nel finale di stagione?
L'impatto di Josip Brekalo con la Fiorentina, dopo l'arrivo in viola nel mercato di gennaio, è stato tutt'altro che dirompente e il minutaggio collezionato fin qui dal croato non può certo spostare la valutazione: 5 presenze tra Serie A, Coppa Italia e Conference League per un totale di 112 minuti, nessun gol messo a segno e nessun assist offerto ai compagni.
Accanto alle mere valutazioni statistiche, sicuramente ingenerose, non mancano però spiragli e considerazioni che permettono di plasmare diversamente discorso e di dotarlo di una luce incoraggiante.
Un impatto difficile
Da un lato occorre considerare come, a gennaio, i viola si siano mossi sul mercato in modo tutto sommato conservativo: nessuna rivoluzione e nessun colpo dalla resa immediata, ci si è assicurati Sabiri per la stagione 2023/24 e si è portata in rosa (per appena un milione e mezzo) una risorsa, appunto Brekalo, che ha saputo già lasciare il segno col Torino in Serie A. Idee in prospettiva, dunque, soluzioni su cui lavorare in corso d'opera per poi perfezionarle nel prossimo futuro.
D'altro canto, dopo l'ingresso in campo nell'1-1 con lo Spezia, restano negli occhi buone giocate e un rapido impatto sulla partita da parte dell'ex Wolfsburg: un secco rasoterra che si è stampato sul palo ma non solo, è entrato in partita col piglio giusto, offrendo soluzioni corrette e mostrando sprazzi di quella tecnica individuale che già avevamo apprezzato ai tempi del Toro, senza però sfociare in individualismi, senza specchiarsi troppo.
Perché fin qui Brekalo non ha trovato spazio?
Perché fin qui Brekalo non è riuscito a ritagliarsi uno spazio? L'assenza di calcio giocato, essendo da tempo fuori dal progetto Wolfsburg, ha fatto sì che servisse un periodo fisiologico di ambientamento e di "riallineamento" col resto del gruppo a livello di preparazione. Il nodo della concorrenza poi è divenuto cruciale, soprattutto quando la squadra di Italiano ha iniziato a carburare.
Il tridente formato da Nico Gonzalez, Cabral e Ikoné è divenuto il più utilizzato, con caratteristiche complementari tra i vari interpreti, Saponara inoltre ha continuato a dare risposte e ha fornire soluzioni diverse nel ruolo di esterno offensivo di sinistra, fornendo fantasia e doti da vero e proprio fantasista più che da ala.
In questo contesto è risultato difficile lasciare il segno, dato un simile intreccio, ma l'epilogo stagionale potrebbe avere un sapore ben diverso: i viola sono ancora coinvolti su tre fronti e Italiano ha sempre dimostrato di ruotare spesso e volentieri gli interpreti della squadra, alternando peraltro il 4-3-3 e il 4-2-3-1.
Tra doppia sfida col Lech Poznan, ritorno della semifinale di Coppa Italia con la Cremonese e impegni in campionato, in sostanza, Brekalo sembra adesso pronto per lasciare la propria impronta sull'esperienza in viola, trovando un minutaggio superiore e dando continuità agli spiragli positivi visti già con lo Spezia.