Cairo: "Belotti andrà via a zero, dovevo venderlo al Milan. Bremer per ora resta"
Urbano Cairo, presidente del Torino, ha rilasciato una lunga intervista a La Stampa. Tanti i temi affrontati dal numero uno granata che è partito dai problemi che ha creato il Covid al mondo del calcio: "Già prima del Covid qualcosa non andava, poi è stato, inevitabilmente, peggio. I costi delle società sono rimasti intatti, i ricavi si sono ridotti del 30%. Speriamo le cose migliorino, ma, intanto, gli stadi tornano al 50% della capienza".
Fondi?
"Un tempo il mio Toro si aggiudicava lo scudetto del bilancio, così lo chiamavano. Ora, da tre esercizi, il bilancio ha perso lo scudetto ed io sono chiamato a ripianare le perdite. Nel sistema andrebbe favorito l’ingresso dei fondi, come accade in Spagna e come sta pensando la Francia. Capita anche nelle migliori aziende: si vendono i gioielli di famiglia per riprenderseli quando il peggio è passato".
Belotti?
"L’abbiamo preso pagando otto milioni, cifra non da poco quando lo stesso Palermo non ci credeva più di tanto. Era l’estate del 2015 e grazie alla pazienza e al lavoro di Ventura, Andrea è diventato Belotti. Andrà via a zero? Ormai credo che finirà così. Forse si aspettava che lo cedessi al Milan quattro anni fa perché al Milan sarebbe voluto andare: non potevamo interrompere quel tipo di rapporto ed armonia. Nel tempo, come ho detto spesso, ho capito che se un giocatore se ne vuole andare è meglio lasciarlo partire: nella testa cambiano e se cambi nella testa rischi anche di andare incontro ad infortuni da stress".
Bremer?
"Gleison sa quello che il Toro significa per lui: presto rinnoveremo il contratto, ci sono tutte le condizioni. Poi, un domani, sarà libero di coltivare le proprie ambizioni scegliendo, magari, un’avventura in una squadra che gioca la Champions…".
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