I possibili sostituti di Lukaku all'Inter: i profili dei 5 candidati principali
Siamo nell'ambito delle missioni impossibili, senza se e senza ma. Mai come in questo caso l'idea di sostituto finisce per somigliare forzatamente al concetto di tappabuchi, di chiodo destinato a scacciare un altro chiodo senza detenere tutti i crismi per farlo. Non si tratta di essere ingenerosi con nomi comunque importanti, o in rampa di lancio, nel panorama degli attaccanti ma, di fatto, i numeri e la centralità di Romelu Lukaku in questa Inter consegnano un quadro lampante, con una voragine da riempire d'improvviso e senza poter reinvestire la somma che arriverà per la dolorosa cessione del belga in direzione Chelsea. Vediamo dunque i profili degli attaccanti accostati con maggiore insistenza ai nerazzurri, i candidati alla missione utopistica di sostituire Lukaku:
1. Andrea Belotti
Un candidato nel pieno della maturità e fin qui lontano dalla grande occasione in una big, con sei stagioni sulle spalle con la maglia del Torino e con una dedizione rara e mai troppo spesso sottolineata nel corso degli anni nei confronti del club granata. Un attaccante capace di segnare 105 gol con la maglia del Toro, nel corso degli anni, senza arrivare allo scontro col club o a sentirsi superiore al contesto in cui gioca. Ma, ancor di più, Belotti si distingue rispetto agli altri candidati per le doti fisiche e mentali che lo rendono un potenziale trascinatore, in grado di sacrificarsi per la squadra, di rientrare quando è necessario e di non risparmiarsi mai. Chiaramente il discorso si legherebbe anche a valutazioni di natura economica, con un investimento da circa 30 milioni che, rispetto ad altri candidati, appare più abbordabile e non proibitivo dopo l'incasso per la cessione di Lukaku. In tal senso la questione contrattuale, con l'accordo col Toro in scadenza nel 2022, fornisce un assist fondamentale ai nerazzurri.
2. Edin Dzeko
Un nome circolato spesso in ottica nerazzurra quello di Edin Dzeko, anche con Conte come tecnico, e che torna valido anche in previsione dell'addio di Lukaku. Si tratta evidentemente di un discorso a breve termine, senza valutazioni sul futuro, con un prezzo decisamente contenuto per il cartellino e un ingaggio più pesante rispetto ad altri candidati. La soluzione Dzeko regalerebbe però a Inzaghi un elemento dalle caratteristiche chiaramente diverse sia rispetto a Lukaku che valutando gli altri nomi fatti, un centravanti di rara eleganza e capace anche di vestire i panni del "regista offensivo" quando scende per raccogliere palla, dialogando coi compagni in modo ben diverso dal belga. Difficile però che la Roma si liberi a questo punto del bosniaco, su cui Mourinho punta, e l'arrivo di Shomurodov non è un via libera in tal senso.
3. Gianluca Scamacca
Nome in rampa di lancio dopo quanto fatto al Genoa nella scorsa stagione nella sua prima annata da protagonista in Serie A, giocatore (classe '99) che sposerebbe (un po' come Vlahovic) l'idea di un progetto a lungo termine e non di un candidato "usa e getta". Chiaramente, però, sarebbe impossibile ipotizzare la sostituzione di Lukaku con Scamacca nelle vesti di titolare a tutti gli effetti, una situazione che genererebbe malcontento pur avendo un suo senso in prospettiva. Occhio però: la stazza imponente dell'attaccante del Sassuolo non deve far pensare a un centravanti avvicinabile come caratteristiche a quelle di Lukaku, ricalcando più le gesta di attaccanti di tutt'altro tipo, come il prima citato Dzeko, e non basandosi certo su aggressività nell'attacco degli spazi ma su un interpretazione più elegante e tecnica del ruolo.
4. Dusan Vlahovic
Per diversi motivi diventa logico vedere Vlahovic come il sostituto modello di Lukaku, pur non potendo comparare il belga a un giocatore con alle spalle un solo anno da protagonista assoluto in Serie A. Vlahovic ha trascinato coi suoi gol la Fiorentina alla salvezza, in un'annata altrimenti disastrosa, ed è a tutti gli effetti un "progetto di campione" su cui puntare a lungo termine, trovando un centravanti con tanti anni e tanti gol davanti a sé. La sua crescita nell'ultimo anno, con una maggiore freddezza e una migliore capacità di lettura del gioco in aggiunta a tecnica ed esplosività già lampanti, lo rende insomma un profilo ideale: al contempo, però, sarebbe il più difficile da raggiungere, considerando la volontà della Fiorentina di rinnovare il suo contratto e di trattenerlo, senza aver bisogno di cedere a tutti i costi. Solo la volontà del giocatore, qualora si impuntasse un po' come Chiesa lo scorso anno, potrebbe rimescolare tutto.
5. Duvan Zapata
L'arrivo all'Atalanta, nella stagione 2018/19, ha visto il possente centravanti colombiano esplodere a livello realizzativo e rendere in un modo mai visto prima fino in fondo, sfruttando il mai troppo celebrato effetto Gasperini per tirar fuori al meglio tutto il proprio potenziale. Rispetto a Vlahovic parliamo di un elemento che ha già sulle spalle sette stagioni in Serie A, le ultime tre da protagonista assoluto: immaginare un flop è complesso, al contempo però sembra controversa l'idea di spendere cifre vicine ai 40 milioni per un giocatore che ha già compiuto trent'anni e che non permette dunque alcun ragionamento a lungo termine rispetto a candidati come Vlahovic. D'altro canto si tratta probabilmente del candidato che, per caratteristiche, sancirebbe un minor distacco rispetto a quanto visto con Lukaku al centro dell'attacco, senza dunque stravolgere troppo gli equilibri.