Calciopoli, Cobolli Gigli: "Anche l'Inter doveva essere processata"

Giovanni Cobolli Gigli
Giovanni Cobolli Gigli / Getty Images/GettyImages
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Le tristi vicende di Calciopoli continuano a tenere banco anche a distanza di 16 anni. Il nuovo capitolo di una delle pagine più tristi del calcio italiano arriva in seguito alle parole di Massimo Moratti, che a cascata hanno provocato le risposte di Luciano Moggi e di Giovanni Cobolli Gigli. L'ex presidente della Juventus ha infatti parlato così ai microfoni di Telenord:

"Ho letto una recente intervista a Massimo Moratti. Si è parlato di tutto, ma è mancata una domanda: 'Come mai nel 2006 l'Inter non è apparsa nel processo Calciopoli, mentre 4 o 5 anni dopo è apparso il faldone sui nerazzurri, per cui il procuratore Palazzi ha parlato di grave illecito sportivo?'. Se lo sono dimenticati tutti, io sono dispiaciuto, anche arrabbiato per questa faccenda: se l'Inter fosse stata nel processo sportivo con la Juventus, e fosse stata accusata, come poi accaduto solo anni dopo, di 'grave illecito sportivo', sarebbe stata tutta un'altra storia".

Juventus chairman Giovanni Cobolli Gigli
Giovanni Cobolli Gigli / ANDREAS SOLARO/GettyImages

"Qualcuno ha nascosto il faldone, qualcuno potente perché per nascondere una cosa del genere... Ma non ho capito, però, perché dopo 5 anni lo abbiano fatto riapparire. Forse - spiega Cobolli Gigli - per dare un ulteriore schiaffo morale alla Juventus, come a dire: 'Quando ho voluto nascondere qualcosa, l'ho fatto sparire'. Quando tutto era ormai prescritto, eccolo qua".

Sui tricolori revocati ai bianconeri: "Gli scudetti non andavano assegnati a nessuno: almeno i colpevoli sarebbero stati due, invece in Calciopoli c’è stato un solo peccatore".


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