Caos finale a Marassi, Giroud imita Maignan e salva il Milan: 1-0 e vetta solitaria
Opportunità ghiotta sulla carta per il Milan, dopo il pareggio interno dell'Inter: i rossoneri cercano tre punti per arrivare al primo posto in solitaria all'appuntamento con la sosta. Sulla strada dei rossoneri c'è un Genoa capace di sorprendere già la Roma a Marassi, un Genoa privo però di armi importanti come Retegui o come l'ex di turno Messias (out per un problema emerso proprio oggi).
C'è curiosità per un Milan ridisegnato in attacco e ricco di volti nuovi, con Chukwueze e Okafor a supporto di Jovic. E Chukwueze serve Okafor già al 3', gran pallone in profondità, ma Martinez è reattivo in uscita e sbroglia. Il Genoa riparte pericolosamente e al 10' reclama per un rigore, non ravvisato da Piccinini tra i fischi di Marassi e le proteste di Gilardino. Il Milan dal canto proprio ci prova dalla distanza con Florenzi, tiro troppo centrale e facile per Martinez, e poi con un missile di Theo col mancino (che finisce sul fondo). Dopo un avvio su ritmi alti la sfida vive momenti di stanca, il possesso rossonero si rivela sterile non arrivano dunque nuove occasioni nel primo tempo.
Un copione che non cambia nella rirpesa, con un Genoa più aggressivo e un Milan più compassato nel possesso, a caccia di spazi. Il primo tiro rossonero nella ripresa arriva al 58': destro di controbalzo di Florenzi, tiro che esce e non di poco. Al 65' guizzo di Leao: cross di Florenzi, il portoghese di testa impegna Martinez in corner. A un quarto d'ora dal termine poi Maignan si supera: grande intervento su tiro di Dragusin deviato da Reijnders, col pallone che sembrava ormai indirizzato in rete. Prova a spingere il Milan, nel finale, e ottiene quando desiderato dopo una partita di difficoltà: cross di Musah, Pulisic si gira e di sinistro batte Martinez. Lungo controllo al VAR per sospetto tocco di braccio sul gol rossonero, VAR poi impegnato nel recupero su doppia uscita di Maignan: espulso, salterà la Juve nel prossimo turno. Si chiude con Giroud in porta (cambi esauriti) ma il Genoa non trova il gol: traversa clamorosa al 101' minuto e salvataggio di Tomori.
La chiave tattica
Il Milan si affida a una manovra avvolgente per aggirare la densità genoana, i rossoblù sono compatti in difesa e molto chiusi in avvio, provando ad approfittare di eventuali errori rossoneri in impostazione. Ritmo subito alto e frequenti ribaltamenti di fronte, con intensità e tanti duelli (anche duri). Il Genoa si prende qualche rischio costruendo dal basso e, come detto, offre grande intensità nei contrasti mentre il Milan attacca quasi esclusivamente a destra, sull'asse Florenzi-Chukwueze. Il Genoa cresce e offre qualità, un aspetto chiave del gioco rossoblù è il modo in cui Gudmundsson si abbassa lasciando spazio a Thorsby come riferimento offensivo inedito (e sorprendente).
Il Milan chiude il primo tempo con una lunga fase di possesso senza però creare pericoli, il controllo del pallone si rivela insomma sterile e senza sbocchi offensivi. In avvio di ripresa Pioli prova a imporsi inserendo Leao e Pulisic ma il Genoa resta coraggioso e spinge perlopiù a sinistra, con Vazquez e Haps, contro un Milan lento e prevedibile nella manovra. Impressione diametralmente opposta quella rossoblù, con strappi più incisivi e attacchi meno prevedibili. Pioli cambia modulo al 65', passando al 4-4-2 con Giroud-Jovic di punta e Leao-Pulsic esterni. Una soluzione che non sembra dare inizialmente la spinta giusta ai rossoneri ma che, nei fatti, porta comunque al successo.
L'episodio del match
Il copione della sfida è chiaro e vede il Milan fare possesso, senza riuscire però a incidere e senza trovare spazio nella difesa genoana. La serata rischia di finire nel peggiore dei modi per i rossoneri ma Maignan lascia la propria impronta sul match e lo fa con un intervento decisivo: manda in corner con la mano di richiamo un tiro di Dragusin, deviato da Rejinders e apparentemente destinato a infilarsi in porta. Da sottolineare poi - ovviamente - la giocata di Pulisic per il gol dell'1-0 e il sospetto tocco di braccio non ravvisato dal VAR, dopo un lunghissimo controllo. Nel caotico finale, poi, reclama attenzione Giroud coi suoi interventi provvidenziali.
Il migliore in campo
Pulisic - Il premio spetterebbe a Maignan ma l'espulsione nel finale macchia in qualche modo la sua prova (dopo un grande intervento su Dragusin). Certo Tomori e Giroud hanno il merito di salvare il risultato nel finale ma al contempo Pulisic firma il gol decisivo, girandosi e segnando di sinistro dopo un secondo tempo complicato, in cui sembrava non poter incidere. Una giocata fondamentale per tre punti chiave prima della sosta.