Carnevali sul futuro di Frattesi e sull'inserimento di contropartite nell'affare

Le dichiarazioni dell'ad del Sassuolo Giovanni Carnevali sul futuro di Frattesi
Giovanni Carnevali
Giovanni Carnevali / Alessandro Sabattini/GettyImages
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Davide Frattesi è l'oggetto del desiderio di molte squadre, su tutte ovviamente c'è l'Inter. I nerazzurri seguono da tempo il centrocampista, e a questo proposito si è espresso ai microfoni di Rai Gr Parlamento l'amministratore delegato del Sassuolo Giovanni Carnevali. Il dirigente neroverde ha parlato del futuro del giocatore oltre a spiegare il progetto della seconda squadra ed esprimere una considerazione sul mercato.

Su chi è in vantaggio per Frattesi: "L’Inter è la società che si è mossa per prima, ma sta facendo le proprie valutazioni. Ovviamente non mancano le opportunità sul tavolo. Personalmente non ho mai incontrato il Milan, ma se dovessero arrivare altre squadre noi siamo pronti ad ascoltarle. Credo che chi arrivi per primo abbia più possibilità di chiudere la trattativa”, riporta Calciomercato.com

Sulla cifra del via libera per Frattesi: “La nostra richiesta rimane di 40 milioni di euro. Ciò non vuol dire che non siamo interessati a valutare giovani, in ogni trattativa si prova ad ascoltare tutto".

Sui rapporti con Marotta: "L’amicizia con Marotta conta relativamente. In trattative così importanti ognuno cerca di ottenere il massimo per il proprio club".

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Giuseppe Marotta / Insidefoto/GettyImages

Sulle tempistiche dell'affare: "Tempistiche? Vorremmo chiudere prima di andare in ritiro, quindi nei primi dieci giorni di luglio".

Sulla volontà di Frattesi: "Il giocatore vuole andare in un top club, ma noi pretendiamo che ci siano le condizioni che riteniamo giuste”.

Sul progetto seconda squadra: “Noi siamo pronti per fare la seconda squadra ma questo è un progetto che per quest’anno stiamo abbandonando. Purtroppo non ci sono le condizioni per poter essere ammessi al campionato di Lega Pro. Noi vogliamo cercare di promuovere il Calcio italiano, questo è un danno enorme, se andiamo avanti con questo modus operandi rischiamo che le seconde squadre ci saranno tra chissà quanti anni. Io spero che la federazione possa in tempi brevi rivedere questo sistema sennò rischiamo di fare un grave danno al Calcio italiano”.

Sul calciomercato: “Sono contrario al calciomercato con il campionato in corso. Ci si riduce sempre all’ultimo, il nostro calcio ha bisogno di programmazione, dobbiamo sapere quello che dobbiamo fare, se arriviamo sempre in modo frenetico negli ultimi giorni di mercato vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa. Nelle prime giornate si rischia di avere giocatori che non hanno la testa per giocare o pensano ad altre cose. È un problema, non capisco perché dall’alto certe regole non vengono riviste”.