Caso ultras, la sosta aiuta la Procura: saranno sentiti i tesserati di Milan e Inter

Saranno sentiti i tesserati come persone informate sui fatti: il punto
Supporters of Fc Internazionale are seen during the Uefa...
Supporters of Fc Internazionale are seen during the Uefa... / Marco Canoniero/GettyImages
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La settima giornata di Serie A è in corso, in attesa della sosta per gli impegni delle Nazionali, ma non mancano richiami esterni al campo che si connettono in qualche modo proprio all'opportunità offerta dalla imminente pausa del campionato. La Procura di Milano potrebbe approfittare della sosta per convocare i vari tesserati di Milan e Inter nell'ambito dell'indagine che ha coinvolto gli ultras del Meazza, sia sulla sponda Milan che su quella dell'Inter.

I tesserati in questione, citati oggi dal Corriere della Sera, sono quelli contattati (o incontrati di persona) dai capi delle due curve milanesi: Marco Ferdico e Luca Lucci. La Procura potrebbe dunque rivolgersi ai tesserati in qualità di persone informate sui fatti, dopo aver sentito gli indagati: per il Milan il solo calciatore preso in considerazione è Davide Calabria, dalla parte nerazzurra i profili sono più numerosi e vanno da Nicolò Barella ad Hakan Calhanoglu, passando per Simone Inzaghi per il vicepresidente Javier Zanetti.

Al contempo si sottolinea anche la situazione di un ex nerazzurro come Milan Skriniar: sarà ascoltato come persona informata sui fatti per un incontro con Ferdico e Mauro Nepi, con tutto lo stupore del caso dovuto all'autorizzazione dell'Inter all'incontro tra un calciatore in aria di mancato rinnovo e gli ultras. Uno Skriniar che, tra l'altro, sarebbe apparso "visibilmente preoccupato" in occasione dell'incontro. La posizione degli attuali tesserati è rilevante a livello di giustizia sportiva, Calabria potrebbe essere ascoltato durante la pausa: non sarà impegnato in Nazionale e ha incontrato in segreto Luca Lucci a Cologno.

Inzaghi e Zanetti sono stati sentiti dai capi ultras per questioni legate all'ottenimento di biglietti per la finale di Champions League di Istanbul (così come Materazzi, comunque non tesserato). Barella non era incluso inizialmente tra le persone informate dei fatti ma sarà comunque ascoltato: Ferdico sostiene di averlo incontrato, discorso valido anche per Calhanoglu (impegnato con la Turchia ma che sarà sentito in seguito). Nel complesso è in discussione il ricorso all'articolo 4 legato alla slealtà sportiva, in ballo qualora Chiné dimostrasse violazioni ulteriori rispetto all'articolo 25 (quello sulla prevenzione della violenza). Le conseguenze possibili sono le squalifiche per i calciatori e il tecnico Inzaghi oltre che la possibile inibizione per Zanetti.