Cessione o reintegro? Il punto sul futuro di Kostic, Miretti e Rugani con la Juve

Saranno giorni frenetici per Cristiano Giuntoli, chiamato a barcamenarsi su due fronti per regalare a Thiago Motta una rosa competitiva e allo stesso tempo far quadrare i conti. Se da un lato il direttore tecnico della Juventus lavora su due colpi in entrata, dall'altro si muove per cedere tre giocatori che non rientrano più nel progetto.

Kostic tra Crystal Palace e reintegro in rosa

Il primo è Filip Kostic, il cui nome è presente nella lunga lista di esuberi messi fuori rosa. Stando all'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, per il serbo c'è stato qualche timido sondaggio da Spagna e Turchia, ma al momento la pista più concreta porta al Crystal Palace, club inglese che si è detto disposto a mettere sul piatto 8 milioni di euro. I bianconeri non si sono ancora espressi su tale offerta, ma se dovessero rifiutarla valuterebbero il reintegro. Kostic sarebbe felice di rimanere e Motta vorrebbe affiancare a Yildiz sulla corsia di sinistra un giocatore esperto che lo supporti, senza mettergli pressione.

Miretti reclama più spazio

Chi potrebbe invece rimetterci dopo un reintegro è Fabio Miretti, la cui permanenza a Torino non è più scontata dopo che Weston McKennie è tornato ad allenarsi con il resto del gruppo. Il centrocampista classe 2003 vorrebbe giocare con maggior continuità e con il texano di nuovo in ballo e l'imminente arrivo di Koopmeiners, i bianconeri non possono accontentarlo. L'ipotesi più accreditata - prosegue GdS - resta allora la cessione in prestito affinché il giocatore possa accumulare esperienza e ritagliarsi un futuro da protagonista tra le fila della Juve. Sulle sue tracce c'è sempre il Genoa, ma anche Monza ed Empoli sperano ancora di rientrare nella corsa.

Rugani ai saluti

Tutto fatto infine per il passaggio di Daniele Rugani all'Ajax. Il difensore si trova già ad Amsterdam, dove in mattinata sosterrà le visite mediche di rito. Una volta superate verrà ufficializzato il suo trasferimento sulla base di un prestito secco, con i lancieri che pagheranno l’intero ingaggio stagionale. La sua partenza rende adesso ancora più necessario l'acquisto di un nuovo centrale.