Juve, impresa a metà. Non basta un super Chiesa: vince 3-2 ai supplementari ma ai quarti va il Porto
Serviva una notte da leoni, una notte Juventus per rimontare il 2-1 dell'andata contro il Porto ma non c'è stata, o almeno c'è stata solo in parte perché i bianconeri vincono 3-2 ma vengono eliminati agli ottavi dal Porto, in 10 per un'ora. Orfano di Danilo (squalificato), Bentancur (Covid) e Dybala (infortunato), Andrea Pirlo ha schierato il classico 4-4-2 con Demiral e Bonucci al centro della difesa, Arthur titolare in mezzo al campo e in avanti Morata e Cristiano Ronaldo. Sergio Conceiçao ha scelto il 4-4-2 con Manafà e Zaidu a presidiare le corsie difensive, Corona e Otavio sulle fasce e Marega-Taremi in attacco.
Grande avvio di partita allo Stadium con occasioni da ambo le parti. Al 3' colpo di testa ravvicinato di Morata e miracolo di Marchesin. Tre minuti più tardi Porto vicino al gol con la traversa colpita da Taremi, di testa, dopo una respinta di Bonucci sul tiro dello stesso attaccante iraniano. Al 17' il patatrac con il rigore per il Porto: Demiral entra su Taremi in area di rigore e per Kuipers non ci sono dubbi. Dal dischetto Oliveira spiazza Szczesny e porta avanti il Porto. I lusitani si difendono con 6 uomini in linea, con le tre linee molto vicine, e la Juve fa fatica a sfondare. Spazio solo sulle fasce e al 27' altra occasione per Morata che calcia addosso a Marchesin in uscita. Primo tempo che si chiude con la Juve a fare la partita, dal punto di vista del possesso, e con il Porto che difendendosi con 6 uomini ha avuto più occasioni da gol e ha trovato anche il gol del vantaggio.
Nella ripresa succede di tutto. Dopo 4 minuti Chiesa trova ancora il modo di far male alla difesa del Porto: lancio di Bonucci, pallone smorzato da Ronaldo e tiro all'incrocio, dall'interno dell'area, dell'ex viola. Passano pochi minuti e Taremi fa la frittata: l'iraniano, ammonito pochi istanti prima, butta via il pallone dopo un fallo fischiato contro il Porto. Kuipers, accerchiato dai bianconeri, estrae il secondo giallo e il Porto resta in 10. La Juve ci crede spinge e costringe il Porto ad abbassarsi ulteriormente. E al 63' la squadra di Pirlo trova il gol del 2-1: cross di Cuadrado (forse il 100esimo) e colpo di testa vincente ancora una volta di Chiesa. Conceiçao cambia gli esterni, Pirlo mette dentro McKennie e De Ligt per Ramsey e Bonucci. L'occasione migliore all'82' con Chiesa che salta secco Corona e calcia a botta sicura ma Marchesin fa buona guardia. Poi un tiro violento di Sarr e una conclusione di Marega sull'esterno della rete. E in pieno recupero gol annullato a Morata per fuorigioco e traversa di Cuadrado.
Nel primo tempo supplementare Juve in attacco ma senza creare pericoli. L'occasione migliore capita al 99' a Marega: l'attaccante del Porto si divora un gol di testa da due passi. Gran giocata di Corona sull'angolo corto, il numero 11 si divora l'impossibile con Szczesny che può bloccare sicuro. Nel secondo tempo supplementare la Juve sfiora il gol con Kulusevski e Morata, il Porto trova il 2-2 con un calcio di punizione dalla distanza di Oliveira, doppietta per lui, bravo e fortunato a sfruttare un non perfetto posizionamento di CR7 in barriera (serata pessima per lui). Ma la Juve un minuto dopo trova il 3-2: colpo di testa di Rabiot imperioso su un angolo di Bernardeschi dalla sinistra. Ma non basta. La Juve vince 3-2 ma il Porto, in virtù del 2-1 dell'andata, va ai quarti. Juve eliminata per il secondo anno consecutivo agli ottavi.
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