Che esordio per la Juve in Champions: 3-1 e grande prestazione con il PSV
Inizia con una vittoria l'avventura della Juventus nella Champions League 2024-25. All'Allianz Stadium, nella gara valida per la prima giornata del girone unico, i bianconeri battono 3-1 il PSV Eindhoven con le reti di Kenan Yildiz, Weston McKennie e Nico Gonzalez stroncando sul nascere i mugugni di tifosi e addetti ai lavori per i due 0-0 consecutivi in campionato e tornando a offrire un gioco fluido e propositivo. Utile solo per rendere meno amaro il passivo il gol in pieno recupero di Saibari.
Cronaca e chiave tattica di Juve-PSV
Thiago Motta promuove la linea verde, mandando in campo una formazione la cui età media è di appena 25 anni e 149 giorni: si tratta di un record, dato che la Juve non ha mai disputato una partita di Champions con un undici così giovane. Dopo una prima parte di gara all'insegna dell'equilibrio, con gli olandesi che cercano il gioco di sponda dell'ariete De Jong e l'aggressione delle seconde palle, e i bianconeri che invece sviluppano sulle fasce, al 21esimo Yildiz rompe gli indugi con un tiro a giro sul secondo palo che ricorda quelli che faceva il suo idolo Del Piero ma che soprattutto porta avanti la Signora. Il PSV avverte il colpo, la Juve viaggia sulle ali dell'entusiasmo e dopo pochissimi minuti McKennie sfiora il raddoppio trovando la risposta con il piede di Drommel. Tra l'americano, titolare a sorpresa, e il gol è solo una questione di tempo, visto che al 27esimo capitalizza la grande giocata di Nico Gonzalez, che con un sombrero si sbarazza del difensore avversario, e gira in rete un pallone lavorato bene da Vlahovic. Una volta trovato il doppio vantaggio, la squadra di Motta abbassa i ritmi senza però concedere il fianco agli avversari e gestendo la situazione in maniera diligente e matura.
Nella ripresa dal PSV non arriva la reazione d'orgoglio temuta dai tifosi accorsi sulle tribune dello Stadium. Anzi, gli olandesi perdono convinzione, pressano in maniera meno organizzata e soprattutto perdono diversi palloni in uscita. Come quello che Koopmeiners soffia a Veerman e che finisce sui piedi di Vlahovic, prima di essere girato in porta da Nico Gonzalez per il 3-0 della Vecchia Signora. A questo punto Motta può permettersi di pensare già al prossimo match, quello di campionato contro il Napoli, e tira fuori alcuni protagonisti per farli rifiatare ed evitare spiacevoli infortuni. A 5' dalla fine Koopmeiners crea la chance del poker, ma sul suo cross rasoterra Vlahovic colpisce in pieno Drommel. Nel recupero Saibari trafigge Di Gregorio con un diagonale imprendibile che non macchia il magico pomeriggio della Juve.
L'episodio della partita
Sebbene il risultato maturato sia la conseguenza inevitabile di una partita dominata, almeno inizialmente le due squadre si stavano equivalendo. A far pendere l'ago della bilancia sulla parte bianconera ci ha pensato però Kenan Yildiz, che è diventato ufficialmente il giocatore più giovane di sempre a trovare il gol con la maglia della Juventus. Chissà, magari se il turco non avesse trovato quella traiettoria incredibile staremmo parlando di tutt'altra gara. Sta di fatto che quello del 21esimo è senz'altro il momento clou del match.
Il migliore in campo
Nonostante la grande prova offerta nel complesso dai giocatori della Juve, è Kenan Yildiz ad aggiudicarsi il premio di MVP. Un riconoscimento che non è solo figlio della bellezza in sé del gol o del record a cui facevamo riferimento sopra, ma viene giustificato dal fatto che il turco sia l'emblema, il simbolo di questo nuovo ciclo inaugurato dalla Juve, un progetto che mette i giovani talentuosi al centro e che si prefissa di disputare partite propositive come quella di oggi pomeriggio.