Che fine hanno fatto gli stadi di Italia '90?
Gli stadi che ospitarono il Mondiale del 1990 furono dodici in altrettante città italiane. Dal Giuseppe Meazza di Milano al vecchio Delle Alpi di Torino, passando per i suggestivi Luigi Ferraris di Genova, Marcantonio Bentegodi di Verona e San Nicola di Bari. Vediamo nel dettaglio che fine hanno fatto gli impianti utilizzati per le partite internazionali di Italia '90.
San Nicola (Bari)
Lo stadio San Nicola, chiamato anche l'Astronave di Renzo Piano, non ha subito numerosi interventi di restyling dopo il Mondiale del '90, se non per una copertura in teflon che è stata danneggiata da agenti atmosferici nel 2009 e rimossa da tutti i settori dieci anni più tardi. A partire dal 2020 sono iniziati i lavori per la sostituzione dei seggiolini in Tribuna Est e Tribuna Ovest, il restauro e la pulizia delle gradinate.
Renato Dall'Ara (Bologna)
Lo stadio Renato Dall'Ara ha subito poche e irrilevanti migliorie tra il 2016 e il 2018 con la riduzione dei posti a sedere e l'ammodernamento di alcuni locali interni all'impianto.
Sant'Elia (Cagliari)
L'abbattimento dello stadio Sant'Elia è avvenuto nel 2017 a causa di evidenti limiti nel garantire l'incolumità di tifosi e addetti ai lavori. Il Cagliari gioca momentaneamente le partite tra le mura della Sardegna Arena, costruito vicino al vecchio Sant'Elia, in attesa di innalzare una struttura di proprietà.
Artemio Franchi (Firenze)
Intitolato Artemio Franchi nel '91, l'ex stadio Comunale ha subito lavori di rinnovamento nel 2007 a seguito del decreto antiviolenza con l'installazione di 29 tornelli doppi e numerose telecamere. In più, in ogni settore è stata conclusa la recinzione di prefiltraggio mobile. Nel 2012 sono stati creati gli skybox, mentre un anno dopo si è provveduto all'avvicinamento della tribuna coperta al terreno, abbattendo così le barriere.
Luigi Ferraris (Genova)
Solamente nel 2019 sono stati effettuati alcuni lavori di rinnovamento in determinate aree dello stadio Luigi Ferraris, che presenta tutt'ora enormi punti critici nella sua struttura obsoleta. Il restyling ha riguardato la costruzione degli sky box, lo spostamento della tribuna stampa nella parte superiore del settore e l'ammodernamento dei luoghi dedicati alla tribuna vip.
La Favorita (Palermo)
Inizialmente La Favorita, l'impianto del Palermo ha preso il nome di Renzo Barbera nel 2002, in onore dello storico imprenditore siciliano nonché ex presidente rosanero. La partecipazione del club alla Coppa UEFA nel 2005 ha obbligato alcuni interventi di ristrutturazione con la creazione di un nuovo settore ospiti, delimitato da pareti in vetro antintrusione e varie reti. Nel luglio 2010, invece, sono stati sostituiti i vecchi seggiolini delle curve e installati due maxischermi
Giuseppe Meazza (Milano)
Lo stadio Giuseppe Meazza è stato nuovamente toccato dagli operai nel 2008 per adeguarsi agli standard UEFA. I lavori di ammodernamento hanno coinvolto il manto erboso e gli spalti, la cui capienza totale è stata portata a 80018 posti. Nell'estate 2015, invece, è stato colmato il fossato tra la tribuna e il campo per la costruzione di ground box con 140 poltroncine. Inoltre, sono state alzate le panchine semi-interrate.
San Paolo (Napoli)
Dal 1995 lo stadio San Paolo ha vissuto un lungo periodo di decadimento strutturali che ha costretto il Napoli a giocare altrove le partite casalinghe di campionato. Dal 2010 in poi, la società del presidente Aurelio De Laurentiis ha avviato lavori per il rifacimento del manto erboso, del sistema di irrigazione, di drenaggio e di deflusso delle acque piovane e la riqualificazione di alcuni settori dello stadio). Nel 2019, in occasione delle Universiadi, il restyling ha coinvolto tutti i settori con la sostituzione dei seggiolini, il rifacimento della pista di atletica, l'installazione di due maxischermi all'altezza della tribuna laterale e dei distinti, l'ammodernamento degli spogliatoi, degli impianti audio e d'illuminazione.
Olimpico (Roma)
In seguito ai Mondiali del '90, lo stadio Olimpico è stato opera di un piano di ristrutturazione interna al fine di rendere l'impianto conforme alle norme UEFA per la finale di Champions League del 2009. Sono stati attuati miglioramenti per la sicurezza, l'adeguamento di spogliatoi e sala stampa, la sostituzione completa dei sedili, l'installazione di nuovi maxischermi digitali ad alta definizione, l'arretramento delle panchine, la parziale rimozione delle barriere in plexiglas tra spalti e terreno di gioco e una riduzione dei posti fino alla capienza attuale di 70.634 posti.
Delle Alpi (Torino)
Lo stadio Delle Alpi ha ospitato le partite interne di Torino e Juventus per sedici anni dopo la Coppa del Mondo del '90, venendo tuttavia chiuso alle attività sportive nel 2006 e abbattuto tra il 2008 e il 2009, permettendo la costruzione proprio in quell'area dell'attuale Allianz Stadium di proprietà del club bianconero.
Friuli (Udine)
Lo stadio Friuli è stato oggetto di un continuo restyling negli anni, fino a prendere il nome di Dacia Arena agli inizi del 2016. L'impianto ha cambiato notevolmente i proprio connotati, a partire dalle facciate esterne caratterizzati da 10mila losanghe romboidali tridimensionali che danno un effetto squamato e riflettono la luce solare cambiandone la tonalità. Internamente, sono stati allargati gli spalti e costruiti skybox, seggiolini colorati, aule per ristoro e shopping.
Marcantonio Bentegodi (Verona)
Lo stadio Marcantonio Bentegodi, che ospita le partite casalinghe di Hellas Verona e Chievo, non ha subito grandi modifiche rispetto a Italia '90. Tra luglio e dicembre del 2009 è stato installato un impianto fotovoltaico sulla copertura dell'impianto, il primo e il più grande d'Italia.
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