Che fine potrebbe fare lo stadio San Siro senza Inter e Milan?
Di Marco Deiana
Oltre tre anni di sogni, progetti e iter burocratici per arrivare ad un nulla di fatto. Non che sia una novità, ma quello che sembrava uno degli investimenti più importanti del calcio italiano per la realizzazione di un nuovo impianto rischia di naufragare proprio a cavallo tra il 2022 e il 2023. Si parla di oltre un miliardo di euro per la riqualificazione della zona San Siro e la costruzione di un nuovo impianto, all'avanguardia, per Inter e Milan.
Niente di tutto ciò. O almeno questa è la sensazione dopo i continui botta e risposta tra il sindaco (di Milano) Giuseppe Sala e il sottosegretario (alla Cultura) Vittorio Sgarbi. Il primo ha aperto le porte ai due club milanesi per la riqualificazione della zona San Siro e la costruzione di un nuovo stadio, il secondo invece ha chiuso totalmente a questa ipotesi definendo l'attuale Giuseppe Meazza un impianto storico, da non abbattere per nessuna ragione al mondo.
Nelle ultime ore è emerso inoltre che sono passati 69 anni dall'ultimo importante intervento di riqualificazione dell'impianto e ciò porterebbe tra un anno, allo scoccare dei 70 anni, al vincolo definitivo. Significato: non potrà essere toccato e addio sogni di rinnovamento per Inter e Milan.
Ma che ne sarà del Giuseppe Meazza se Inter e Milan dovessero decidere di investire il miliardo di euro in un'altra città alle porte di Milano?
Il rischio è abbastanza evidente. Per il Comune di Milano si abbatterebbe una spesa importante per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto milanese, cifra che difficilmente verrebbe recuperata con l'affitto per i concerti estivi e per eventi vari. Il Comune andrebbe a perdere i circa 60 milioni di euro annui di canone d'affitto versato da Inter e Milan.
Potrebbe diventare lo stadio ufficiale della Nazionale? Può essere un'ipotesi, ma in quel caso sarà la Federazione Italiana a doversi occupare della manutenzione dell'impianto e, ad oggi, non ci sono gli estremi per una spesa corrente così importante per la FIGC.
Più probabile possa diventare - nel giro di qualche anno - una cattedrale nel deserto. Un impianto storico e culturale di grande importanza, vincolato, ma poco (o nulla) utilizzato (e, cosa più probabile, in decadimento).
Come salvare San Siro (e le casse del Comune di Milano)?
Se da una parte il Milan sembra intenzionato a spostarsi in periferia, poco fuori Milano, pur di avere un impianto all'avanguardia e - possibilmente - di proprietà, la stessa cosa non si può dire per l'Inter che pur volendo seguire i rossoneri anche in un eventuale Piano B, non hai mai del tutto nascosto l'ipotesi di rimanere (anche da sola) nell'attuale Giuseppe Meazza, rinnovandolo nel limite del possibile.
E questa potrebbe essere una delle poche chance per salvare San Siro così come è. Convincere una delle due società a rimanere a Milano, al Meazza, pagando l'affitto e concedendo quelle poche manovre per il rinnovo dell'impianto che - pur bellissimo - la sua età e i suoi limiti.