Chi è Alessandro Ferrari: profilo del nuovo direttore generale della Fiorentina

  • Commisso ha ufficializzato oggi i cambiamenti in dirigenza: Pradé DS e Ferrari DG
  • Una storia lontana dal calcio, prima dell'avventura coi viola già coi Della Valle
ACF Fiorentina Training Session And Press Conference - UEFA Europa Conference League Final 2022/23
ACF Fiorentina Training Session And Press Conference - UEFA Europa Conference League Final 2022/23 / Richard Heathcote/GettyImages
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Il credito mediatico spesso evidente che spetta agli "uomini di calcio", in ambito societario e nelle posizioni di vertice dei club calcistici, non trova seguito e conferma nell'indirizzo scelto da Rocco Commisso per ristudiare l'assetto della sua Fiorentina dopo la tragica scomparsa di un punto di riferimento come Joe Barone ("la persona che guidava tutto e tutti", secondo la definizione del patron).

Il ruolo di direttore generale, da oggi ufficialmente, passa in mano ad Alessandro Ferrari ed è logica una certa curiosità di fronte a un elemento di continuità - nel mondo viola - che si distacca però in modo evidente dal profilo di "uomo di calcio", citato inizialmente, per riagganciarsi ad altri presupposti, a fondamenta che Commisso ha sempre rivendicato all'interno della propria realtà di imprenditore (anche al di là del mondo sportivo).

Fiducia, famiglia e continuità sono i pilastri a cui Commisso si riferisce in modo esplicito - spiegando il "nuovo" assetto - ed è chiaro come Ferrari (così come Pradè, per quanto riguarda il ruolo di DS) permetta alla società di proseguire sul solco della continuità, di restare ancorata a ciò che Barone stava portando avanti, senza dunque cambi di rotta. Se per Commisso "famiglia e continuità" sono fondamenta ormai appurate e radicate, non è certo cosa nuova, lo stesso non basta per raccontare ai tifosi chi sia Ferrari e quale sia il mondo di riferimento del nuovo DG, da dove provenga.

Un aspetto curioso all'interno della giovane "vita calcistica" di Ferrari riguarda il fatto che - ed è un'eccezione - la sua esperienza con la Fiorentina sia iniziata prima dell'arrivo di Commisso alla guida del club: Ferrari, infatti, ha iniziato il percorso in viola - come Responsabile della Comunicazione (Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne) - quando la proprietà era ancora in mano ai Della Valle, rappresentando insomma un raro caso di continuità tra le due diverse gestioni. Fiducia e gestione familiare, dunque, ma anche la capacità di valorizzare professionalità già espresse in un'altra "era" della recente storia viola.

Il percorso di Ferrari prima della Fiorentina

Professionalità distanti, come curriculum, dal mondo del calcio ma legate a doppio filo a realtà solide e di successo del panorama italiano, sia nel contesto dell'editoria che della grande distribuzione: Ferrari, torinese, ha infatti rivestito il ruolo di Direttore della Comunicazione per Il Sole 24 Ore dal 1999 al 2010, passando poi a Esselunga dal 2012 al 2013, in qualità di Direttore della Comunicazione e Responsabile dei rapporti coi media.

Vincenzo Italiano, Alessandro Ferrari
Ferrari con Italiano / Richard Heathcote/GettyImages

Contesti ben lontani da quello calcistico, dunque, ma che non risultano del tutto in contraddizione rispetto a quello che sarà il compito di Ferrari sul fronte istituzionale. Il dirigente si troverà a difendere gli interessi dei viola in Lega e a raccogliere dunque il testimone di Barone, conoscendo alla perfezione gli input di Commisso e le linee guida seguite dal compianto braccio destro del patron, sia rapportandosi con le istituzioni calcistiche che col mondo della politica (sui tanti temi caldi, stadio in primo luogo).

Diventa chiaro come il rapporto stretto con Barone e la fiducia sviluppata negli anni con la proprietà abbiano rappresentato fattori chiave per la scelta del patron, soluzione spontanea rispetto alla ricerca di una figura esterna e distante dal presente gigliato. All'interno dell'esperienza a Il Sole 24 Ore Ferrari ha rivestito ruoli di coordinamento tra area marketing, ufficio stampa e organizzazione di eventi: una posizione di supervisione, dunque, che testimonia il profilo più che mai completo maturato negli anni.

Le esperienze in Esselunga e Il Sole 24 Ore rappresentano le più note nel percorso di Ferrari, si sottolineano al contempo anche i ruoi ricoperti nell'Osservatorio permanente giovani editori (nel 2010) e l'ultima esperienza prima dell'approdo nel mondo del calcio, quella come Director Corporate Communication di Coesia (dal 2014 in poi), gruppo con sede a Bologna e attivo nell'ambito di soluzioni industriali e packaging.

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