Chi è Arthur Theate: profilo, caratteristiche e cosa potrebbe dare al Milan
Che il Milan dovesse andare sul mercato per acquistare un difensore era ormai appurato, visto che Simon Kjaer resterà fuori fino al termine della stagione. Paolo Maldini e Frederic Massara lo sapevano, ma avevano la situazione sotto controllo. Poi però, l'infortunio di Fikayo Tomori ha ulteriormente peggiorato la situazione e ora i rossoneri dovranno acquistare un centrale il prima possibile.
La dirigenza ha già visto sfumare la possibilità di ingaggiare Sven Botman, che il Lille non vuole assolutamente cedere, e mentre continua a corteggiare Eric Bailly del Manchester United, ha messo nel mirino un difensore molto promettente: Arthur Theate.
Il belga è arrivato al Bologna solo la scorsa estate, ma ci ha messo davvero poco a passare da giovane semisconosciuto a leader assoluto della retroguardia rossoblù.
Ma chi è Arthur Theate? Analizziamone carriera e caratteristiche tecniche e proviamo a scoprire in che modo possa contribuire alla causa rossonera.
La storia e la carriera di Theate
Arthur Theate è nato a Liegi il 25 maggio 2000 ed è cresciuto calcisticamente nelle academy dello Standard e del Genk, le società che ogni anno sfornano i migliori talenti del Belgio. Che il classe 2000 avesse talento era sotto gli occhi di tutti, come dimostrano le numerose convocazioni nella nazionale giovanile.
Eppure, sebbene mostrasse ancora enormi margini di miglioramento, Theate viene ceduto all'Odense, dove firma il suo primo contratto da professionista. Nell'accordo siglato con la società fiamminga era prevista una durata di tre anni, ma il difensore ce ne mette solo uno per imporsi come uno dei migliori interpreti della Pro League.
Gli bastano solo 38 apparizioni (condite da 5 gol) per convincere il Bologna a portarlo presso la corte di Siniša Mihajlović. Theate arriva in Emilia come un oggetto misterioso, di lui non si sa niente di niente, ma il tecnico serbo non è uno che si tira indietro e lo lancia nella mischia non appena ne ha la possibilità. Esordisce con i rossoblù il 18 settembre 2021, sostituendo l'infortunato De Silvestri nel difficile match contro l'Inter. Il risultato era ormai compromesso, ma il pubblico di San Siro restò impressionato dal carisma mostrato da quel 20enne capellone e la curiosità divenne ammirazione quando di testa siglò l'unica rete bolognese nel 6-1 finale.
15 presenze e 2 gol dopo, Arthur Theate è diventato uno dei giovani più intriganti della Serie A e molte big italiane e non sono pronte a investire grandi cifre per portarlo via dall'Emilia.
Ruolo e caratteristiche
Il punto di forza di Theate è senz'altro la sua enorme duttilità. In patria il belga è infatti cresciuto in una linea difensiva a quattro, ma una volta arrivato a Bologna, Mihajlović lo ha svezzato, lanciandolo come "braccetto" di sinistra in un terzetto.
Proprio quella posizione sembra quella in cui il classe 2000 può esprimere al meglio le proprie caratteristiche. Quando l'esterno si allarga, lui ha infatti la possibilità di salire palla al piede e di impostare l'azione servendosi delle sue ottime doti tecniche. Con Theate in campo, i rossoblù possono anche permettersi di restare un po' più alti, visto che con la sua velocità non ha problemi a correre dietro agli avversari.
In una situazione d'emergenza, l'allenatore serbo l'ha anche schierato come quarto a sinistra, con discreti risultati, ma in un futuro nemmeno tanto lontano non è da escludere che il belga possa posizionarsi anche come mediano d'impostazione davanti alla difesa.
Cosa può dare al Milan
Per il Milan, Arthur Theate non sarebbe una soluzione improvvisata, uno di quei giocatori che si comprano solo quando hai il reparto in emergenza assoluta. Rientrerebbe invece nella linea verde intrapresa del club, disposto a investire cifre importanti su giovani dal futuro assicurato.
Se l'acquisto si concretizzasse, Stefano Pioli avrebbe prima di tutto un difensore già pronto e informato su quelle che sono le logiche difensive di una squadra di Serie A. Theate potrebbe senza problemi ricoprire il ruolo di centrale nella linea a quattro lasciata orfana di Tomori e Kjaer, ma all'occorrenza potrebbe anche permettere a Theo Hernandez di rifiatare.
L'unico dubbio è: riuscirebbe il classe 2000 a dire la sua anche in un top team come quello rossonero? Arthur Theate, salvo una presenza con la nazionale belga, non ha mai giocato in una grande squadra e - onestamente - saremmo curiosi di vederlo con una maglia "più pesante" addosso.
Segui 90min su Instagram.