Chi è Marciniak, arbitro della finale di Champions League tra Inter e Manchester City
La UEFA ha scelto la terna arbitrale per la finale di Champions League tra Manchester City e Inter: il match dell'Ataturk di Istanbul sarà diretto da Szymon Marciniak, assistenti saranno Paweł Sokolnicki e Tomasz Listkiewicz, mentre Vasile Florin Marinescu (Romania) sarà l'assistente di riserva e Istvan Kovacs (Romania) sarà il quarto uomo. Chi è il direttore di gara della finale? Andiamo a scoprirlo attraverso questo focus.
Precedenti con l'Inter e con le italiane
Marciniak, prima di intraprendere la carriera di direttore di gara, era un calciatore del Wisla Plock (squadra polacca). In un'intervista rilasciata precisamente otto anni fa,si è definito come un calciatore difficile da arbitrare, ma il suo passato sempre sul rettangolo verde l'ha aiutato moltissimo a gestire - nelle vesti di arbitro - i giocatori più "problematici" in campo. La sua carriera da arbitro è iniziata nel 2002 quando ancora era un calciatore, ma viste le difficoltà nell'ottenere successo decise poi di dedicarsi alla direzione dei match.
Non è la prima volta che si troverà a dirigere sfida dell'Inter: Marciniak ha già diretto i nerazzurri in più occasioni. La prima è stata quella risalente al 2014-2015, precisamente in occasione dell'ottavo di finale di Europa League con il Wolfsburg, poi l'incontro di CL col Barcellona nel 2018 (terminato 1-1), e infine l'incontro della fase a gruppi con lo Slavia Praga nel 2019, e la semifinale di EL con lo Shakhtar di due anni fa (terminata 5-0 per i nerazzurri). Quest'anno ha diretto l'incontro del Dragao contro il Porto, e il 3-3 sempre dell'Inter con il Barça alla fase a gruppi.
I tifosi della Roma lo ricordano per non aver concesso un penalty nel corso dell'ottavo di CL contro il Porto nel 2019: Marciniak era al Var e il gioco non riprese brevemente, nonostante le consultazioni in sala il calcio di rigore poi non fu assegnato. Non è la prima volta che il polacco è finito nell'occhio del ciclone: nella Champions del 2018 non fischiò un rigore alla Juve durante l'ottavo contro il Tottenham nel ritorno a Wembley. Nel mirino anche la sua direzione nell'Arab Cup: nel corso della sfida tra Qatar e Algeria, Marciniak ha dato nove minuti di recupero nel secondo tempo per poi "allungarli" di altri dieci nonostante le poche perdite di tempo. Un particolare fa sorridere gli interisti: è il secondo arbitro a dirigere una finale di CL e una finale dei Mondiali. Il primo? Howard Webb, che nel 2010 arbitrò Spagna-Olanda e Bayern-Inter (finale guarda caso vinta dai nerazzurri con due reti di Milito).
Quanto ammonisce e quanto espelle
Il suo stile lo porta a non fischiare tantissimi falli. Si può dire che Marciniak non è un direttore di gara dal cartellino facile, a partita sono 4-5 i gialli da lui estratti. In questa Champions League - nelle sette sfide da lui arbitrate - sono 28 le ammonizioni da lui date, con due cartellini rossi per doppio giallo. Nella sfida tra Porto e Inter degli ottavi sono quattro le ammonizioni e una l'espulsione, stesso bilancio relativo a Barça-Inter dei gironi, dove Marciniak ha estratto sempre quattro cartellini gialli. Il match più "rovente" di quest'anno per lui in Champions? Napoli-Milan, quarto di finale al Maradona con due rigori per parte.