Chi potrebbe sostituire Gasperini all'Atalanta?
Gasperini e l'Atalanta sono ai titoli di coda? Se prendiamo il rendimento della squadra nel 2022 è un discorso difficile da ignorare, ma Percassi ha più volte sostenuto ciecamente il tecnico ormai di casa a Bergamo. Dall'inizio dell'anno le vittorie in campionato sono state soltanto tre (contro Udinese, Sampdoria e Bologna) e nelle ultime 10 sono 8 i punti conquistati, che rendono la Dea una delle squadre meno in forma della Serie A.
"Gasperini? È intoccabile. E noi vogliamo ancora l’Europa. Resta a Bergamo, questo non è in discussione. Massima fiducia nel mister"
- Percassi all'Eco di Bergamo
Queste le parole del presidente Percassi sulla questione esonero. Gasperini ha un contratto rinnovato da poco fino al 2024 con opzione di un altro anno, ma come ogni stagioni le parti si incontreranno per fare un bilancio e decidere il futuro. Una mancata qualificazione in Europa League (l'Atalanta è ottava a meno 5 dalla Lazio con una gara in meno) nell'anno in cui a Bergamo sono stati investiti più soldi sarebbe certamente una delusione per tecnico e società.
La bruciante, ma comprensibile, eliminazione contro il Lipsia ha aperto nuovi scenari che a cinque giornate dal termine della stagione pongono degli interrogativi importanti sul futuro del club. Poco tempo fa è arrivato il cambio di proprietà che ha portato entusiasmo, scemato poi a causa del forte interesse mostrato dal nuovo socio di maggioranza Steve Pagliuca per l'acquisizione del Chelsea.
Gasperini ha più volte dimostrato di saper uscire dalle crisi (di gioco ed extracampo) sorprendendo tutti e riuscendo talvolta a far sembrare l'Atalanta più forte nonostante le assenze di Gomez e Ilicic, giocatori nervalgici della rivoluzione nerazzurra. Se dovesse realizzarsi la separazione tra la Dea e Gasp l'unico rimpianto sarà quello di non aver vinto un trofeo in sei anni che però hanno proiettato i nerazzurri a un livello più alto, regalando ai tifosi il periodo più importante della loro storia.
Chi sarebbero i candidati?
Si è fatto il nome di Dionisi e quello di Tudor, due che casualmente hanno battuto il tecnico bergamasco nel mese di aprile. Gli indiziati sono tanti, inevitabile mettere anche De Zerbi tra i papabili, e Rino Gattuso attualmente senza incarico. Tutti tecnici che hanno da poco superato i 40 anni, ma molto diversi tra loro per sistema di gioco e idee (l'unico che utilizza la difesa a tre con costanza è l'attuale allenatore del Verona)
Raccogliere l'eredità del Gasp in una piazza calda e ad oggi giustamente con delle aspettative sarà un compito difficile. La Serie A però offre da anni nuovi giovani allenatori e pescare da chi si è formato ed ha sorpreso nel nostro campionato potrebbe essere la scelta giusta. Un allenatore estero appare al momento più difficile, ma non è da escludere visti gli sviluppi settimanali e i continui aggiornamenti anche dal punto di vista societario.
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